Parte in Puglia la selezione per l'istituzione dell'infermiere di famiglia
Bari, 10 luglio 2024 - La Regione Puglia compie un significativo passo avanti nel campo della sanità territoriale con l’avvio della selezione e formazione del personale per l’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia. La Giunta del Governatore Michele Emiliano ha approvato una delibera specifica, dando così attuazione alla legge regionale n.37 del 2023.
Il progetto pilota, promosso dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Marco Galante, ha l'obiettivo di garantire un'assistenza continua e un’integrazione socio-sanitaria efficace. "Sarà fondamentale per garantire assistenza continua e l'integrazione socio-sanitaria grazie alla relazione con i medici di famiglia, i pediatri e le équipe multidisciplinari," ha dichiarato Galante.
Formazione e risorse stanziate
Per avviare la sperimentazione, la formazione dei professionisti sarà affidata agli Ordini delle Professioni infermieristiche provinciali. A tal fine, sono stati stanziati 83.200 euro nel bilancio di previsione. I corsi formativi saranno attivati in via sperimentale, con la collaborazione delle Asl e delle Università pugliesi, le quali dovranno organizzare un master universitario di primo livello in Infermieristica di Famiglia e di Comunità.
Collaborazioni e coordinamento
Un tavolo di confronto con le Asl definirà le prossime fasi del progetto. Inoltre, è stato istituito un organismo di coordinamento regionale, una cabina di regia regionale e aziendale, nonché una rete per le cure palliative pediatriche. La direzione di quest'ultima è stata affidata a un medico pediatra dell'ospedale “Giovanni XXXIII” di Bari.
Commenti e obiettivi futuri
"Con questa delibera facciamo un passo avanti importante per l'attuazione del progetto dell'infermiere di Famiglia e Comunità," ha affermato Galante. "Il provvedimento dà seguito a quanto deciso durante l'incontro con il Direttore del Dipartimento Salute, con il Presidente di Regione e i vari Opi. Si tratta di una figura fondamentale per migliorare la sanità territoriale e poter garantire prestazioni più efficienti per i cittadini," ha concluso.
Con l'introduzione dell'infermiere di famiglia, la Puglia segue le orme del Veneto, puntando a migliorare l'assistenza sanitaria locale attraverso un modello integrato e multidisciplinare