Detassazione turni notturni e festivi: in Senato passa l’ordine del giorno NurSind. Cosa prevede

In sede di esame del disegno di legge n. 1689, il Bilancio di previsione dello Stato per il 2026 e il triennio 2026-2028, arriva un segnale concreto per il personale sanitario. In Senato della Repubblica, l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato un ordine del giorno che il Governo italiano ha accolto, recependo la proposta di detassazione avanzata dal NurSind.

Il cuore dell’intervento è l’introduzione del comma 1-bis, che per il solo periodo d’imposta 2026 prevede una imposta sostitutiva al 15 per cento sulle indennità corrisposte per il servizio notturno e festivo agli infermieri e alle ostetrichedel comparto sanità. La misura sostituisce Irpef e addizionali regionali e comunali, con l’obiettivo di aumentare il netto in busta paga per chi garantisce continuità assistenziale nei turni più gravosi.

Sul piano finanziario, l’accoglimento dell’ordine del giorno comporta una rimodulazione delle risorse. All’articolo 132, comma 2, lo stanziamento viene rideterminato: non più 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2026, ma 61.705.000 euro a partire dallo stesso anno. Una correzione che rende la misura sostenibile senza rinunciare all’impatto sui redditi dei professionisti coinvolti.

Politicamente, l’iniziativa segna una convergenza trasversale su un tema sensibile. Da un lato, il riconoscimento del lavoro notturno e festivo come elemento strutturale dell’assistenza. Dall’altro, la volontà di dare una risposta immediata a una categoria sotto pressione, tra carichi di lavoro elevati e difficoltà di reclutamento.

Ora l’attenzione si sposta sull’iter parlamentare del disegno di legge di Bilancio. Se confermata nel testo finale, la detassazione rappresenterà un precedente importante e un primo passo verso politiche fiscali mirate per il personale sanitario. Una misura temporanea, ma dal valore simbolico e concreto per infermieri e ostetriche.