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Infermieri al posto dell'OTA per mandare in ferie il personale. La FNOPI risponde alle cooperative

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 08/08/2024 vai ai commenti

Attualità

È di questi giorni la circolare n. 36/2024 della FNOPI che risponde ad una singolare richiesta di alcune società cooperative ai singoli OPI di alcune province italiane.

Dette società hanno chiesto la possibilità di incaricare il personale infermieristico a svolgere le mansioni dell’ASA/OTA/OSS al fine di garantire le ferie estive al personale; questo a causa della difficoltà di reclutamento di personale sostitutivo.

Immediata la risposta della FNOPI, ovviamente negativa, che ricorda ai destinatari, qualora ce ne fosse bisogno, il Profilo Professionale dell’Infermiere, le norme che ne regolano l’esercizio professionale e l’accordo Stato-Regioni che regolamenta le mansioni del personale di supporto.

“Risulta evidente quindi - scrive la Presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli - l’impossibilità di attribuire a professionisti infermieri mansioni di figure subordinate principalmente perché questo distoglierebbe tale professionista dalla sua attività principale di assistenza e cura dei pazienti, in secondo luogo la violazione dei suddetti principi configura illecito (demansionamento), che espone la struttura ad azioni risarcitorie”.

Al termine della circolare, giusto per rimarcare gli estremi dell’eventuale illecito al quale si esporrebbero le cooperative, la FNOPI cita alcune storiche sentenze:

  • Tribunale di Cagliari sentenza del 26/6/2013 n. 1287 ha stabilito che “il demansionamento (assegnazione a mansioni infermieri) e la dequalificazione professionale (privazione o limitazione di mansioni tipiche del profilo di appartenenza) oltre a costituire un grave inadempimento contrattuale, può essere causa di un danno non patrimoniale risarcibile”.
  • Tribunale di Roma sentenza 6954/2019 dell’11 luglio 2019. L’infermiere che venga prevalentemente adibito allo svolgimento di mansioni non rientranti nel proprio inquadramento professionale, ma che si ritrovi per lunghi periodi (nella specie oltre dieci anni) a svolgere compiti propri del personale inferiore con inquadramento non infermieristico, con evidente nocumento alla propria immagine professionale, ha diritto ad essere risarcito.
  • Tribunale di Brindisi sentenza 1306/2017 ha accolto il ricorso di un infermiere di un reparto di chirurgia vascolare, costretto a svolgere mansioni alberghiere non rientranti tra quelle di competenza infermieristica causa carenza di personale OSS e OTA.