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Allarme tossicodipendenza: coinvolti 360mila studenti

Gemma Maria Riboldidi
Gemma Maria Riboldi
Pubblicato il: 15/10/2024 vai ai commenti

Attualità

I dati della relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze nel 2023 sono estremamente preoccupanti. Quasi il 23% dei minorenni scolarizzati ha fatto uso di almeno una sostanza psicoattiva, un dato che corrisponde a circa 360.000 studenti, con un trend in crescita costante.

La cannabis e i suoi derivati rimangono le sostanze più diffuse tra i giovani: ben 550.000 studenti, pari al 22%, ne hanno fatto uso almeno una volta, e 70.000 (2,8%) dichiarano di utilizzarla quasi quotidianamente.

Anche il consumo di cocaina desta preoccupazione, con oltre 50.000 ragazzi che ne hanno fatto uso, registrando un incremento dal 1,8% nel 2022 al 2,2% nel 2023.

Ancora più inquietante è il fatto che il 39% di questi ragazzi abbia provato la cocaina prima dei 15 anni.

Il dato più allarmante riguarda però le nuove sostanze psicoattive: circa 160.000 adolescenti, pari al 6,4% degli studenti, riferiscono di aver consumato almeno una nuova sostanza stupefacente.

Nel 2023 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha rilevato la presenza di 70 nuove sostanze, soprattutto composti sintetici studiati per creare immediata dipendenza e difficili da rilevare. I cannabinoidi sintetici sono i più diffusi, seguiti da ketamina e oppioidi sintetici.

Questi dati sottolineano l'urgenza di un intervento deciso da parte delle Istituzioni e delle Società Scientifiche, per avviare attività di formazione e prevenzione volte a ridurre le conseguenze sanitarie e sociali.

Nel 2023, il 10% degli accessi in Pronto Soccorso per droghe ha riguardato giovani sotto i 18 anni, mentre il 12% delle persone denunciate per reati legati alla droga era minorenne.

Alla luce di questi numeri, è evidente che il consumo di sostanze stupefacenti rappresenta un rilevante problema di salute pubblica che impone investimenti nell’ambito della prevenzione che richiede investimenti mirati in prevenzione e informazione, affinché i giovani siano consapevoli dei gravi rischi legati all'abuso di sostanze psicoattive fin dall'infanzia.