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Giornata mondiale dell'osteoporosi. Dai fattori di rischio alla prevenzione

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La Redazione
Pubblicato il: 21/10/2024 vai ai commenti

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Giornata mondiale dell'osteoporosi

Il 20 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, una malattia che causa la perdita di massa ossea e aumenta il rischio di fratture, anche per traumi molto lievi. Le aree più a rischio sono vertebre, femore, omero, polso e caviglia. Spesso l’osteoporosi non presenta sintomi evidenti per anni e viene diagnosticata solo in seguito a fratture o esami eseguiti per altri motivi.

L’OMS richiama l’attenzione sull’importanza della prevenzione di questa malattia, che ha un impatto significativo sia in termini di mortalità che di disabilità, con alti costi sanitari e sociali. Il tema del 2024, “Say No To Fragile Bones”, mira a sensibilizzare sull’importanza di mantenere le ossa forti fin dall’infanzia e a promuovere uno stile di vita attivo (#MoveForYourBones).

Dati globali e italiani

Nel mondo, circa 500 milioni di persone sono affette da osteoporosi, con oltre 37 milioni di frattureogni anno. In Italia, la malattia colpisce 5 milioni di persone, in prevalenza donne in post-menopausa.

Fattori di rischio

L’osteoporosi è influenzata da diversi fattori di rischio, alcuni modificabili come la sedentarietà, una dieta povera di calcio, l’alcol, il fumo e il sovrappeso o eccessiva magrezza. Altri fattori, come l’età, il genere femminile e la familiarità, sono invece non modificabili.

Prevenzione e interventi

La prevenzione dell’osteoporosi deve iniziare fin dall’infanzia, poiché è in questa fase che si costruisce la massa ossea massima. Mantenere un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare è fondamentale per garantire la salute delle ossa anche in età avanzata. Dopo la menopausa nelle donne e dopo i 70 anni negli uomini, è consigliato rivolgersi al medico per valutare la condizione delle ossa e, se necessario, avviare terapie mirate.

L’Italia ha adottato diverse strategie di prevenzione, come l’Accordo Stato-Regioni del 2018 e il Piano Regionale della Prevenzione delle Marche, per coordinare gli interventi sulla malattia. Inoltre, il progetto SVOLTA finanziato dal Ministero della Salute mira a migliorare i servizi per prevenire le fratture e monitorare lo stato delle ossa nei pazienti più a rischio.

In sintesi, per proteggere la salute delle ossa è necessario adottare uno stile di vita sano, fare attività fisica, seguire una dieta ricca di calcio e vitamina D, e ridurre abitudini dannose come il fumo e l’alcol.