Manovra. Dall' aumento delle indennità agli infermieri al bonus nascita. Ecco tutte le novità
Il disegno di legge di bilancio per il triennio 2025-2027, appena bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato, è ora ufficiale e verrà trasmesso alla Camera dei Deputati per iniziare l'iter parlamentare presso la Commissione Bilancio e le commissioni competenti. Questo iter dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2024, data entro cui il Parlamento sarà chiamato ad approvare definitivamente il provvedimento.
Misure di sostegno al reddito: agevolazioni per i figli a carico
Una delle misure centrali del disegno di legge è contenuta nell’Articolo 2, che prevede agevolazioni per le famiglie. In particolare, viene introdotto un contributo di 950 euro per ciascun figlio a carico, compresi i figli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti o adottivi, di età pari o superiore a 21 anni, ma inferiore ai 30. Tale beneficio è esteso anche ai figli con disabilità accertata oltre i 30 anni, a dimostrazione dell’attenzione del governo per le famiglie con membri disabili.
Questa misura punta ad alleggerire il peso fiscale per le famiglie con figli adulti, in particolare per quelle che si trovano in difficoltà economiche o che devono affrontare spese aggiuntive per figli disabili. Tuttavia, è importante notare che le detrazioni per carichi di famiglia non sono riconosciute ai contribuenti non cittadini italiani o dell'Unione Europea, né a coloro che non risiedono in uno Stato dello Spazio Economico Europeo, qualora i familiari siano residenti all’estero. Questo potrebbe sollevare questioni di equità e inclusività, poiché la normativa esclude una parte della popolazione straniera residente in Italia.
Interventi contro la povertà e per i beni di prima necessità: Carta “Dedicata a te”
L'Articolo 16 delinea un piano di sostegno ai più indigenti, in risposta al perdurare delle difficoltà economiche e sociali che molte famiglie italiane affrontano. Il fondo per la distribuzione di derrate alimentari è incrementato di 50 milioni di euro annui a partire dal 2025. In aggiunta, il fondo istituito presso il Ministero dell'Agricoltura per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità per le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro è incrementato di 500 milioni di euro per l'anno 2025.
Trattamenti accessori per i dipendenti pubblici e rinnovi contrattuali
L'Articolo 18 introduce una misura per i dipendenti pubblici, prevedendo la possibilità di incrementare le risorse destinate ai trattamenti accessori, ossia quei compensi che si aggiungono alla retribuzione base e sono legati a particolari condizioni di lavoro o a prestazioni straordinarie. L'incremento sarà definito nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale relativa al triennio 2022-2024 e non potrà superare una percentuale del monte salari del 2021, con un tetto di 112,1 milioni di euro all'anno a partire dal 2025. Questa misura riguarda il personale delle amministrazioni statali, ma anche per le altre amministrazioni pubbliche si applicheranno criteri simili, con la copertura finanziaria che dovrà essere garantita dai bilanci interni delle singole amministrazioni.
In parallelo, l'Articolo 19 prevede il rifinanziamento del fondo per la contrattazione collettiva nazionale del personale pubblico, con un impegno economico considerevole: 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni di euro per il 2026 e 5.550 milioni di euro annui dal 2027 in poi. Questo fondo sarà utilizzato per i rinnovi contrattuali del personale statale e per miglioramenti salariali.
Incentivi alla natalità e misure per le famiglie
Un altro elemento della manovra è rappresentato dall'incentivazione della natalità. L'Articolo 31 introduce un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025. Questo contributo, erogato una tantum, sarà riconosciuto nel mese successivo alla nascita o all'adozione e non concorrerà alla formazione del reddito complessivo del beneficiario. Potranno usufruire di questo incentivo i cittadini italiani, i cittadini dell'Unione Europea, nonché i cittadini di paesi terzi residenti in Italia, a condizione che il reddito familiare non superi i 40.000 euro annui.
Inoltre, l'Articolo 33 aumenta il bonus per la frequenza degli asili nido, portandolo a 2.100 euro per i nuclei familiari con un ISEE fino a 40.000 euro. Viene eliminato il requisito che imponeva la presenza di un altro figlio minore di 10 anni per accedere al beneficio.
Pensioni anticipate per le madri con quattro o più figli
L'Articolo 26 introduce una modifica significativa per le lavoratrici madri, riconoscendo loro la possibilità di andare in pensione anticipata in caso di quattro o più figli. Per ogni figlio, infatti, è previsto uno sconto di quattro mesi sull'età necessaria per accedere alla pensione di vecchiaia, fino a un massimo di sedici mesi.
Rifinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale
Uno degli interventi maggiormente pubblicizzato in ambito sanitario è contenuto nell'Articolo 47, che prevede un incremento del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Per il 2025, il finanziamento è incrementato di 1.302 milioni di euro, 5.078 milioni di euro nel 2026, 5.780 milioni di euro nel 2027, fino a raggiungere 8.898 milioni di euro annui a partire dal 2030. Una parte di questi fondi sarà destinata ai rinnovi contrattuali del personale sanitario e al miglioramento delle loro condizioni di lavoro, con una quota riservata al perseguimento di obiettivi sanitari di rilievo nazionale.
Aumento delle indennità per il personale sanitario
L'Articolo 56 introduce un aumento dell'indennità per il personale medico e sanitario che opera nei pronto soccorso, riconoscendo le particolari condizioni di lavoro di queste figure professionali. Dal 1° gennaio 2025, il limite di spesa per l'indennità è aumentato di 50 milioni di euro, di cui 15 milioni destinati alla dirigenza medica e 35 milioni al personale del comparto sanità. Un ulteriore incremento di 50 milioni di euro è previsto a partire dal 2026.
L'Articolo 63, invece, prevede un incremento dell'indennità di specificità infermieristica, riconoscendo l'importanza del ruolo svolto dagli infermieri nel sistema sanitario nazionale. L'indennità sarà incrementata di 35 milioni di euro nel 2025 e di 285 milioni di euro a partire dal 2026. Anche le altre professioni sanitarie beneficeranno di un incremento delle indennità, con un aumento di 150 milioni di euro annui dal 2026.
Il disegno di legge è ora nelle mani del Parlamento, che avrà il compito di esaminarlo e approvarlo entro la fine dell'anno. Sarà interessante vedere come si evolverà il dibattito parlamentare e quali modifiche verranno eventualmente apportate a queste importanti misure.