Campobasso. Nursind in pressing sull’Asrem per la proroga dei contratti degli infermieri
CAMPOBASSO – Scadono i contratti e cresce l’incertezza. Il sindacato Nursind si scaglia contro l’Asrem, chiedendo con forza la proroga per gli infermieri e denunciando la mancanza di dialogo e trasparenza da parte dell’azienda sanitaria. La questione, già bollente, si fa ancora più critica con l’avvicinarsi delle prossime scadenze contrattuali, sollevando dubbi sulle strategie di gestione del personale e sul futuro della sanità pubblica in Molise.
La denuncia di Nursind
“Le notizie riguardanti l’imminente scadenza dei contratti degli infermieri sono preoccupanti”, scrive in una nota Sonia Lepore, segretaria regionale del Nursind. Secondo il sindacato, l’Asrem sembrerebbe intenzionata a sostituire almeno parte degli infermieri attualmente in servizio con personale assunto tramite una società esterna. “Contattati telefonicamente e convocati per firmare documenti al Cardarelli, gli infermieri hanno poi ricevuto un messaggio che annullava temporaneamente l’incontro. Un caos organizzativo che lascia l’amaro in bocca”, sottolinea Lepore.
Servizi a rischio senza infermieri
Il sindacato mette in luce la contraddizione tra la necessità di mantenere operativi reparti e servizi e la scelta di non prorogare i contratti: “Gli infermieri servono per garantire il funzionamento dei reparti, evitare chiusure di sale operatorie e mantenere operativa la rete dell’emergenza-urgenza”. Nursind evidenzia che la proroga è già stata garantita ad altre figure professionali – come tecnici di laboratorio, radiologi e ostetriche – e chiede un trattamento equo anche per gli infermieri.
Una questione di sicurezza e qualità
Secondo Nursind, la mancata proroga non è solo un problema contrattuale, ma una minaccia alla sicurezza e alla qualità delle cure. “Lavorare in condizioni di sotto-organico significa turni doppi e tripli, con ripercussioni sulla salute degli operatori e sulla qualità dell’assistenza ai pazienti”, denuncia Lepore. E aggiunge: “Il sistema sanitario pubblico deve essere tutelato valorizzando le competenze interne, senza affidarsi a logiche di outsourcing che sminuiscono la professione infermieristica”.
Un silenzio assordante dall’Asrem
Il sindacato accusa l’Asrem di scarsa trasparenza e dialogo. “Alla nostra nota inviata a novembre non è seguita alcuna risposta. Questo atteggiamento di chiusura penalizza i lavoratori e danneggia l’intero sistema sanitario regionale”, dichiara Lepore. La segretaria ricorda anche episodi del passato, quando il personale sanitario veniva assunto tramite agenzie interinali, causando discriminazioni e sfruttamento. “Non possiamo permettere un ritorno a quegli anni bui”.
Priorità agli infermieri, non al contorno
La critica si fa ancora più dura di fronte alla recente approvazione di una graduatoria per assumere uno “specialista della comunicazione istituzionale”. “Ci preoccupiamo del contorno, ma mancano le basi per far funzionare il sistema. Senza infermieri, la sanità non può reggere”, afferma Lepore, chiedendo spiegazioni sulla presunta esistenza di esuberi di personale.
Un appello alle istituzioni
Per Nursind, l’unica soluzione è prorogare tutti i contratti in scadenza, evitando scelte dettate esclusivamente dalla necessità di risparmiare. “Tagliare sugli infermieri è un errore gravissimo. Chiediamo alle istituzioni regionali di intervenire per garantire stabilità lavorativa e tutelare l’efficienza del sistema sanitario pubblico”, conclude Lepore.
Una battaglia per la sanità molisana
Il caso evidenzia una crisi profonda nella gestione delle risorse umane in ambito sanitario, che rischia di aggravare ulteriormente la già fragile situazione del Molise. Il sindacato promette di non abbassare la guardia e di continuare la lotta per tutelare i diritti dei lavoratori e il diritto dei cittadini a una sanità pubblica efficiente e accessibile.