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Quota 103: pensionamento anticipato nel 2025, ecco tutte le regole

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 21/01/2025

AttualitàGoverno

Con l’approvazione della legge di bilancio 2025, anche quest’anno i lavoratori italiani potranno accedere al pensionamento anticipato grazie a Quota 103, una misura che consente di uscire dal mondo del lavoro in anticipo rispetto ai requisiti ordinari. Ma quali sono le condizioni per usufruirne? Ecco una guida dettagliata con requisiti, tempistiche e limiti.

I requisiti: chi può accedere?

Quota 103 è riservata ai lavoratori che abbiano maturato 41 anni di contributi e abbiano compiuto almeno 62 anni di età. Questi requisiti rappresentano un’opportunità per chi ha una lunga carriera contributiva alle spalle e desidera anticipare la pensione rispetto all’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Quando arriva l’assegno?

Una volta soddisfatti i requisiti, l’erogazione dell’assegno pensionistico non è immediata. È infatti previsto un periodo di attesa, detto “finestra”, che varia a seconda del settore di appartenenza:

  • Setto Privato: sette mesi di attesa.
  • Settore Pubblico: nove mesi di attesa.

Questo intervallo serve per consentire alle amministrazioni di calcolare correttamente gli importi e gestire le uscite in modo ordinato.

Il calcolo dell’assegno: sistema contributivo

L’importo della pensione anticipata con Quota 103 viene calcolato interamente con il sistema contributivo, che si basa sui contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa. Questo metodo, pur essendo più equo rispetto al passato, può comportare un taglio significativo rispetto al sistema misto, arrivando a riduzioni dell’assegno fino al 30%.

Tetto massimo all’assegno

Un aspetto importante della normativa riguarda il limite all’importo massimo dell’assegno per chi accede a Quota 103. Fino al compimento dei 67 anni, età prevista per la pensione di vecchiaia, la somma mensile non può superare un importo pari a quattro volte la pensione minima. Questo significa che il tetto è fissato a circa 2.460 euro al mese.

Divieto di cumulo

Un ulteriore vincolo riguarda il divieto di cumulo: chi sceglie Quota 103 non può svolgere attività lavorativa retribuita fino al raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria, ad eccezione di incarichi di tipo occasionale con un limite massimo di reddito fissato a 5.000 euro annui.