Infermieri e medici al centro di One Health, il nuovo approccio integrato alla salute
Roma – Con il recente Disegno di Legge in discussione al Senato,a prima firma del Sen. Mazzella (M5S), l’Italia si appresta a compiere un passo significativo verso un approccio integrato alla salute pubblica. Il provvedimento prevede l’istituzione del Comitato Interministeriale One Health (CIOH), un organo che avrà il compito di coordinare le politiche sanitarie, ambientali, agricole e zootecniche in un’ottica multidisciplinare.
Un nuovo paradigma per le professioni sanitarie
Il concetto di One Health si basa sull’interconnessione tra la salute umana, quella animale e l’ambiente. Tale approccio è stato al centro del recente G7 Salute di Ancona, dove l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ribadito l’urgenza di strategie globali per contrastare sfide cruciali come la resistenza antimicrobica (AMR) e l’invecchiamento della popolazione.
Le professioni sanitarie saranno protagoniste di questa trasformazione, con un ruolo chiave nell’adozione di pratiche sostenibili e nel monitoraggio delle patologie emergenti. Veterinari, medici, farmacisti, biologi e operatori sanitari lavoreranno in sinergia per implementare strategie comuni e condividere dati epidemiologici.
La minaccia della resistenza antimicrobica
Uno dei temi più urgenti che il CIOH dovrà affrontare è la resistenza antimicrobica, un fenomeno che mette a rischio l’efficacia degli antibiotici. Attualmente, circa il 70% degli antibiotici è impiegato negli allevamenti animali, contribuendo alla diffusione di batteri resistenti che possono raggiungere l’uomo attraverso la catena alimentare e l’ambiente.
Per contrastare questo fenomeno, il comitato promuoverà l’uso responsabile degli antibiotici sia in ambito medico che veterinario, favorendo protocolli di monitoraggio e formazione per gli operatori sanitari. L’obiettivo è garantire cure efficaci riducendo il rischio di superbatteri, un problema che ogni anno causa migliaia di morti a livello globale.
Un approccio integrato per affrontare le emergenze sanitarie
L’emergenza pandemica ha evidenziato la necessità di politiche sanitarie coordinate. L’epidemia di COVID-19 ha dimostrato quanto le zoonosi – malattie trasmesse dagli animali all’uomo – possano avere un impatto devastante sulla sanità pubblica. Il CIOH avrà il compito di monitorare il rischio di nuove pandemie e di proporre strategie per prevenirle, coinvolgendo direttamente le figure sanitarie nella raccolta e nell’analisi dei dati.
Formazione e aggiornamento per i professionisti della salute
Uno dei punti centrali del disegno di legge riguarda la formazione continua degli operatori sanitari. Il CIOH svilupperà programmi di aggiornamento per medici, infermieri, farmacisti e veterinari, in modo da integrare l’approccio One Health nelle loro pratiche quotidiane.
Inoltre, il comitato avrà il compito di diffondere linee guida e protocolli operativi per gestire al meglio emergenze sanitarie e ambientali. La collaborazione tra i diversi settori diventerà quindi essenziale per garantire una risposta efficace alle sfide globali.
La composizione del CIOH e il suo impatto sul sistema sanitario
Il Comitato sarà presieduto dal Presidente del Consiglio e coinvolgerà diversi ministeri, tra cui quello della Salute, dell’Agricoltura, dell’Ambiente e della Ricerca. Parteciperanno anche esperti del settore sanitario, rappresentanti delle associazioni di categoria e istituzioni accademiche.
Secondo il disegno di legge, il CIOH opererà senza costi aggiuntivi per la finanza pubblica, utilizzando le risorse già disponibili. Le sue attività includeranno il monitoraggio delle politiche sanitarie e ambientali, la cooperazione con organizzazioni internazionali e la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della prevenzione.
L’istituzione del CIOH segna un passo avanti nella gestione della salute pubblica, ponendo le professioni sanitarie al centro di un nuovo modello integrato. La lotta alla resistenza antimicrobica, la prevenzione delle zoonosi e la tutela dell’ambiente richiedono un’azione coordinata, che solo un approccio One Health può garantire. Il futuro della sanità passa per una visione globale, capace di coniugare innovazione, prevenzione e sostenibilità.