Sanità, incontro tra NurSind e la Regione Umbria: richieste su assunzioni, valorizzazione e accesso
PERUGIA – Il tema della sanità pubblica torna al centro del dibattito istituzionale in Umbria. Lo scorso 10 febbraio si è tenuto un incontro tra il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind e la Regione Umbria per discutere le principali criticità del sistema sanitario e le possibili soluzioni per migliorarne l'efficienza. Alla riunione, svoltasi nella sede regionale, hanno partecipato la presidente della Regione Stefania Proietti e il nuovo Direttore Generale alla Salute e Welfare, la dottoressa Donetti. Per il sindacato erano presenti il coordinatore regionale Marco Erozzardi e il segretario aziendale della A.O. di Perugia Luca Rubani.
L'incontro, caratterizzato da un clima di cordialità e confronto costruttivo, ha rappresentato un'importante occasione per affrontare questioni centrali per il potenziamento della sanità umbra e il riconoscimento della professione infermieristica. Tra le richieste avanzate dal NurSind, figura in primo piano l'assunzione immediata di personale infermieristico e di supporto. "Si tratta di una misura indispensabile per ridurre le liste d'attesa, migliorare la qualità dell'assistenza e garantire condizioni di lavoro sostenibili per gli operatori sanitari", ha dichiarato Erozzardi.
Altro tema cruciale è la valorizzazione economica e professionale degli infermieri. "Chiediamo un riconoscimento adeguato del ruolo degli infermieri in ogni ambito del panorama sanitario, con lo sviluppo e l'utilizzo delle competenze e un adeguato trattamento economico. La Regione Umbria deve essere protagonista ai tavoli nazionali per ottenere risorse aggiuntive da destinare a questi obiettivi", ha sottolineato il rappresentante di NurSind.
Il sindacato ha inoltre ribadito la necessità di una campagna informativa regionale sulle professioni sanitarie e sulla prevenzione della violenza contro gli operatori. "Il primo argine alla violenza deve essere l'educazione della popolazione all'uso corretto dei servizi sanitari e alla conoscenza dei professionisti che vi operano", ha spiegato Erozzardi.
Al centro della discussione anche il tema dell'uniformità contrattuale tra le quattro aziende sanitarie umbre. NurSind ha chiesto l'istituzione di una cabina di regia regionale e di tavoli tecnici per garantire un'applicazione omogenea degli istituti contrattuali. "Vogliamo che non ci siano disparità tra gli operatori a seconda della loro collocazione territoriale", ha precisato il coordinatore regionale.
Infine, il sindacato ha posto l'accento sulla necessità di garantire a tutti i cittadini umbri lo stesso livello di accesso ai servizi sanitari, indipendentemente dalla zona di residenza. Particolare attenzione è stata dedicata all'inserimento, nel prossimo Piano Sanitario Regionale, di modelli innovativi come l'Infermiere di Famiglia e Comunità, nonché a tematiche cruciali quali la salute mentale, le cure palliative e i percorsi residenziali intermedi e riabilitativi.
"Crediamo fermamente nella sanità pubblica e nel lavoro multidisciplinare, strumenti fondamentali per un sistema che risponda efficacemente alle esigenze dei cittadini", ha concluso Erozzardi, ribadendo l'importanza di riconoscere e incentivare l'autonomia operativa degli infermieri in attività che potrebbero alleggerire il carico di lavoro dei medici, permettendo loro di concentrarsi su compiti più complessi.
Dal canto suo, la Regione ha preso atto delle istanze presentate e si è impegnata ad approfondire le soluzioni prospettate, in un confronto con i rappresentanti dei lavoratori, le associazioni e i cittadini umbri. NurSind a sua volta monitorerà l'evoluzione delle iniziative discusse, continuando a lavorare per il potenziamento del personale e il miglioramento delle condizioni lavorative degli infermieri, sempre nell'interesse primario della salute pubblica.