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Milleproroghe. ECM: più tempo per mettersi in regola con la formazione continua, le novità

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 14/02/2025

FormazioneProfessione e lavoro

Un’importante novità interessa il mondo della formazione continua in medicina (ECM): con il Decreto Milleproroghe, approvato in via definitiva ieri al Senato e la modifica all’articolo 5-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, i professionisti sanitari avranno più tempo per adempiere all’obbligo formativo. La scadenza per il recupero dei crediti ECM è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, ampliando anche il periodo di riferimento per il recupero dei crediti.

Cosa cambia?

Proroga del termine per il recupero dei crediti ECM

  • Prima: Il termine per il recupero dei crediti ECM era fissato al 31 dicembre 2023.
  • Ora: La nuova scadenza è il 31 dicembre 2025.

I professionisti sanitari potranno disporre di due anni aggiuntivi per mettersi in regola con gli obblighi formativi, evitando così possibili sanzioni e garantendo la continuità della loro attività professionale.

Estensione dei trienni formativi considerati per il recupero

  • Prima: Il recupero dei crediti era limitato ai trienni 2014-2016 e 2017-2019.
  • Ora: Viene incluso anche il triennio 2020-2022.

Chi non ha completato la formazione nei tre trienni considerati (2014-2016, 2017-2019, 2020-2022) avrà la possibilità di sanare la propria posizione entro la fine del 2025, senza incorrere in sanzioni o limitazioni nell’esercizio della professione. Le modalità di recupero saranno previste da provvedimento della Commissione nazionale per la formazione continua. Provvedimento non ancora emanato.   

 

Perché questa modifica è importante?

L’adeguamento normativo risponde alle difficoltà incontrate dai professionisti sanitari negli ultimi anni, in particolare a causa della pandemia da COVID-19, che ha complicato l’accesso ai percorsi di formazione continua. Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), un numero significativo di operatori non ha ancora completato il fabbisogno formativo previsto dalla normativa vigente.

Questa proroga rappresenta dunque un’opportunità preziosa per tutti i professionisti della salute, consentendo loro di mettersi in regola con gli obblighi ECM senza compromettere l’attività lavorativa. Inoltre, evita che migliaia di medici, infermieri e altri operatori sanitari possano essere soggetti a sanzioni disciplinari o a limitazioni professionali.