Milleproroghe. ECM: più tempo per mettersi in regola con la formazione continua, le novità
Un’importante novità interessa il mondo della formazione continua in medicina (ECM): con il Decreto Milleproroghe, approvato in via definitiva ieri al Senato e la modifica all’articolo 5-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, i professionisti sanitari avranno più tempo per adempiere all’obbligo formativo. La scadenza per il recupero dei crediti ECM è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, ampliando anche il periodo di riferimento per il recupero dei crediti.
Cosa cambia?
Proroga del termine per il recupero dei crediti ECM
- Prima: Il termine per il recupero dei crediti ECM era fissato al 31 dicembre 2023.
- Ora: La nuova scadenza è il 31 dicembre 2025.
I professionisti sanitari potranno disporre di due anni aggiuntivi per mettersi in regola con gli obblighi formativi, evitando così possibili sanzioni e garantendo la continuità della loro attività professionale.
Estensione dei trienni formativi considerati per il recupero
- Prima: Il recupero dei crediti era limitato ai trienni 2014-2016 e 2017-2019.
- Ora: Viene incluso anche il triennio 2020-2022.
Chi non ha completato la formazione nei tre trienni considerati (2014-2016, 2017-2019, 2020-2022) avrà la possibilità di sanare la propria posizione entro la fine del 2025, senza incorrere in sanzioni o limitazioni nell’esercizio della professione. Le modalità di recupero saranno previste da provvedimento della Commissione nazionale per la formazione continua. Provvedimento non ancora emanato.
Perché questa modifica è importante?
L’adeguamento normativo risponde alle difficoltà incontrate dai professionisti sanitari negli ultimi anni, in particolare a causa della pandemia da COVID-19, che ha complicato l’accesso ai percorsi di formazione continua. Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), un numero significativo di operatori non ha ancora completato il fabbisogno formativo previsto dalla normativa vigente.
Questa proroga rappresenta dunque un’opportunità preziosa per tutti i professionisti della salute, consentendo loro di mettersi in regola con gli obblighi ECM senza compromettere l’attività lavorativa. Inoltre, evita che migliaia di medici, infermieri e altri operatori sanitari possano essere soggetti a sanzioni disciplinari o a limitazioni professionali.