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Rx richieste dagli infermieri in triage: strategia efficace per migliorare tempi e soddisfazione?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 08/04/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

 

Il sovraffollamento nei Pronto Soccorso è una piaga cronica della sanità moderna, con conseguenze tangibili su tempi d'attesa, qualità dell'assistenza e benessere di pazienti e operatori. A fornire uno spunto concreto per migliorare la gestione dei flussi è uno studio italiano pubblicato su Assistenza Infermieristica e Ricerca, firmato da Simona Viel, Simone Lazzati, Paola Bosco, Daniela Maggio, Marta Locoro, Monica Solbiati e Mauro Salvato.

La ricerca, una revisione sistematica condotta secondo il metodo PRISMA, ha analizzato 14 studi internazionali (tra cui 7 RCT) per valutare l'impatto della richiesta anticipata di radiografie da parte degli infermieri di triage per traumi minori agli arti. L’obiettivo: capire se questa pratica possa ridurre la length of stay (LOS) in Pronto Soccorso, aumentare la soddisfazione dei pazienti e del personale, e garantire un’adeguata appropriatezza clinica.

Risultati: meno attese, più soddisfazione

I dati parlano chiaro: quando gli infermieri richiedono radiografie durante il triage, i tempi di permanenza in PS si riducono sensibilmente, anche di oltre 40 minuti in alcuni studi. In particolare, le riduzioni più marcate si sono registrate nelle ricerche di Sorensen, Al Abri, Allerston e Lee.

Oltre al risparmio di tempo, i pazienti si sono detti più soddisfatti, anche in casi in cui la riduzione dei tempi non era rilevante. Il solo fatto di essere presi in carico precocemente è percepito come segnale positivo. Anche il personale infermieristico ha espresso soddisfazione, evidenziando un maggiore controllo sul processo assistenziale e una riduzione delle aggressioni verbali legate all’attesa.

L’appropriatezza? Dipende dalla formazione

Il nodo cruciale, però, resta l’appropriatezza delle richieste. Lo studio evidenzia come la competenza degli infermieri sia strettamente legata alla formazione ricevuta e all’uso di strumenti validati come le Ottawa Ankle Rules (OAR), un protocollo che guida la richiesta di radiografie per caviglia e piede. Gli infermieri che seguivano tali linee guida hanno mostrato una precisione diagnostica elevata, riducendo le radiografie non necessarie rispetto ai colleghi medici che operavano senza scale di riferimento.

In alcuni casi, come nello studio di Al Abri, l’efficacia dell’applicazione dell’OAR è risultata sorprendente: solo il 32,6% dei pazienti valutati dagli infermieri ha ricevuto una richiesta di radiografia, e di questi il 60% presentava effettivamente una frattura. Al contrario, nel gruppo medico, le richieste sono arrivate per il 92% dei pazienti, ma solo il 17% si sono rivelate necessarie.

Implicazioni per il contesto italiano

La revisione suggerisce che l’adozione di questa pratica anche in Italia — dove alcune esperienze pilota esistono già sotto forma di Percorsi di Presa in Carico Infermieristica (PPCI) — potrebbe contribuire a ridurre l’affollamento, migliorare la soddisfazione degli utenti e valorizzare il ruolo degli infermieri. La chiave è una formazione solida e standardizzata a livello nazionale, elemento ancora troppo disomogeneo nel panorama italiano.

 

Lo studio coordinato da Viel e colleghi offre una proposta concreta e realistica per affrontare il problema del sovraffollamento in PS: dare agli infermieri, debitamente formati, la possibilità di richiedere radiografie per traumi minori. I risultati raccolti dalla letteratura internazionale vanno tutti nella stessa direzione: tempi più brevi, maggiore efficienza e un’esperienza migliore per pazienti e operatori.

Una soluzione pragmatica, efficace e, soprattutto, già applicabile. Ora tocca alle istituzioni recepirla.

 

Le richieste di radiografie per traumi minori agli arti in fase di triage: una revisione sistematica

Simona Viel1, Simone Lazzati2, Paola Bosco3, Daniela Maggio4, Marta Locoro4, Monica Solbiati4, Mauro Salvato3

1Ospedale IRCCS Galeazzi - Sant’Ambrogio, Milano
2Libero professionista
3Direzione Professioni Sanitarie - Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano 4Pronto Soccorso - Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano