Sanità Sassari, NurSind: Premio fantasma, è solo produttività erogata in ritardo
Il sindacato denuncia gravi carenze nella sanità sassarese e smaschera l’operazione di facciata dell’azienda: “Non è un riconoscimento, ma un diritto negato per mesi”
Sassari, 15 settembre 2025 – “Poveri lavoratori, poveri pazienti!”: con queste parole Fausta Pileri, Segretaria territoriale di NurSind Sassari e componente della Direzione Nazionale del sindacato, apre una nuova e durissima denuncia sulle condizioni della sanità locale.
Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind, la situazione negli ospedali e nei servizi territoriali sassaresi è sempre più critica: mancano personale, posti letto, parcheggi, e la sicurezza è spesso compromessa. A tutto questo si aggiunge una gestione aziendale che, secondo il sindacato, tenta di mascherare i ritardi nei pagamenti come generosi riconoscimenti.
“Abbiamo letto sui giornali della presunta erogazione di un premio ai lavoratori… Ma non è così: si è semplicemente pagata, con mesi di ritardo, la cosiddetta produttività. Non un premio, ma un diritto contrattuale”, denuncia Pileri.
Un tempo la produttività veniva corrisposta ad aprile, oggi invece ad ottobre, e con tanto di comunicati trionfali. Ma per NurSind si tratta solo di un’operazione di facciata.
“Siamo di fronte a un’operazione di facciata nei confronti dell’opinione pubblica, mentre si tratta solo di quanto dovuto ai lavoratori”, rincara la segretaria.
Nel frattempo, l’ASL di Sassari non ha ancora erogato i differenziali economici di professionalità relativi all’anno precedente, né i buoni pasto. E questo è solo uno dei tanti esempi.
La situazione all’AOU di Sassari appare ancora più grave. Il sindacato denuncia che i fondi del personale non possono essere certificati dal Collegio dei Revisori dei Conti, perché l’azienda non ha fornito la documentazione richiesta.
“Come sindacato abbiamo chiesto più volte all’AOU di rendere pubblici i verbali mancanti, ma senza esito”, affermano dal NurSind.
Una condizione che si era già verificata in passato e che fu risolta solo grazie all’intervento del sindacato presso le autorità competenti.
“Non è accettabile che pazienti e lavoratori debbano continuamente rivolgersi alle autorità preposte e alla stampa per ottenere ciò che spetta loro di diritto”, conclude Pileri.
Il NurSind ribadisce che non si tratta di una questione politica, ma di rispetto per chi ogni giorno manda avanti i reparti, garantendo cure e assistenza in condizioni sempre più difficili.