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Fondi in rosso e personale allo stremo: l’allarme della RSU dell’AST di Ascoli Piceno

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 14/10/2025

MarcheNurSind dal territorio

 

Pelosi (NurSind): “Rischiamo di non poter retribuire chi fa straordinario”

ASCOLI PICENO, 14 ottobre 2025 – La RSU dell’AST lancia un grido d’allarme: il fondo ex art. 103, dedicato a premialità e condizioni di lavoro, è in rosso. Il dato è emerso durante l’incontro del 7 ottobre a San Benedetto del Tronto tra la rappresentanza sindacale unitaria e la direzione aziendale. Il bilancio negativo, attualmente stimato in circa 30mila euro, mette a rischio non solo il pagamento degli straordinari ma anche le prospettive di miglioramento per il personale sanitario.

Abbiamo chiesto chiarimenti precisi sui fondi contrattuali – spiega Maurizio Pelosi, segretario territoriale NurSind Ascoli Piceno – e ci è stato comunicato che il fondo ex art. 103 risulta in passivo. È un segnale grave, che conferma la nostra preoccupazione: c’è una carenza strutturale di personale, mascherata dall’abuso dello straordinario per coprire i turni.”

La direzione si è impegnata a fare verifiche sui fondi degli anni precedenti entro 15-20 giorni. Ma la situazione, secondo la RSU, è già compromessa.

Abbiamo due motivi di forte preoccupazione – continua Pelosi – Primo: alcuni lavoratori che hanno fatto straordinari per sopperire alle carenze potrebbero non essere retribuiti. Secondo: l’obiettivo della RSU di aumentare nel 2025 le indennità per lavoro notturno e pronta disponibilità rischia di saltare, se il fondo continuerà a essere sforato.”

I problemi non si limitano alla retribuzione. La gestione dei turni è diventata un rompicapo per i coordinatori, chiamati a far fronte a ordini spesso contraddittori: da un lato, far smaltire le ferie arretrate dei lavoratori a tempo determinato; dall’altro, ridurre il monte ore straordinario. Una quadratura del cerchio che appare impossibile senza nuovi ingressi.

Abbiamo più volte chiesto assunzioni di nuove unità per garantire la tenuta dei reparti e la sicurezza dell’assistenza”, ribadisce Pelosi. “Servono soluzioni strutturali, non solo pezze temporanee.”

Sul piano economico, la direzione ha comunicato che a ottobre verranno pagate le PEO (progressioni economiche orizzontali) del 2022, mentre a novembre sarà erogata in un’unica soluzione la produttività relativa al 2024. Ma la RSU resta in allerta.

Attendiamo gli esiti delle verifiche, ma non possiamo nascondere la forte incertezza sul raggiungimento degli obiettivi economici che ci eravamo posti. Serve un confronto serrato e concreto con l’azienda**”, conclude Pelosi.

La RSU si riserva di aggiornare i lavoratori appena arriveranno i riscontri formali dalla direzione. Nel frattempo, la tensione resta alta.