Areu Lombardia - indennità festive a rischio?
La Sardegna è una terra che ha dato i natali a personalità diventate poi illustri per essersi distinte nei più disparati campi, dalla politica, alle scienze alla cultura e nelle arti. Parliamo di persone le cui opere riecheggiano ancora oggi e i cui insegnamenti dovremmo tenere sempre presenti come guida delle nostre azioni. Ancora oggi la Sardegna e i suoi figli sono in grado di farsi apprezzare nel mondo per le altissime competenze e capacità dimostrate nel campo della scienza ad esempio, dell’innovazione. Più difficile andare a scovare e vedere esaltati esempi di buon governo o più semplicemente di buona amministrazione della cosa pubblica. Certo, a volte qualche amministratore si distingue per una buona idea, un’ottima intuizione e qualche buon esempio pratico che magari resta un po’ nell’ombra schiacciato da un potere mediatico che a torto o a ragione, non riconosce eclatante la messa in opera di qualche buona pratica; qualcosa che dovrebbe essere scontato per carità ma che di questi tempi sarebbe utile per infondere un po’ di sano ottimismo in un campo, quello dell’amministrazione pubblica in tutti i livelli che soffre di un meglio documentato racconto di incapacità, quando non di malaffare.
Come non gioire allora alla notizia di un funzionario pubblico sardo che sulla base della sua abilità talmente specchiata (quanto inapprezzabile perché del tutto autoreferenziale) viene chiamato a dirigere un’importante azienda pubblica lombarda?
Ed eccolo il grido di giubilo consegnato come al solito a Twitter, orgogliosamente e sentitamente espresso dall’assessore alla sanità di regione Sardegna Luigi Arru: “orgoglioso delibera Areu Lombardia che nomina direttore sanitario Giuseppe Sechi, per cinque anni mio Direttore Generale Assessorato. La dimostrazione che si può premiare serietà, onestà e professionalità, senza badare né all’appartenenza né residenza”. E ci mancherebbe pure che dipendesse dalla fortuna di essere nati dalla parte giusta del mondo.
Tutto bene si direbbe quindi, un sardo che si distingue per il buon lavoro trova apprezzamento e richieste per i suoi buoni servigi. Ecco i servigi, porla non usata a caso.
Perché in questa vicenda c’è da fare un passo indietro, piccolo e spostarci al 2 marzo 2017 quando a Cagliari, (fonte sito regione Sardegna) “è stata sancita (…) la collaborazione tra la Regione Sardegna e la Regione Lombardia per l’avvio del nuovo sistema di emergenza-urgenza sardo. A sottoscrivere l’accordo i presidenti Francesco Pigliaru e Roberto Maroni, affiancati dai rispettivi assessori della Sanità, Luigi Arru e Giulio Gallera, dal direttore generale dell’assessorato della Sanità della Sardegna, Giuseppe Sechi, e il direttore generale dell’AREU lombarda, Alberto Zoli”.
E non ci sarebbe nulla di male ad aprire collaborazioni proficue tanto più se ”il protocollo (…) non comporta oneri economici a carico dei rispettivi bilanci regionali”. Si diverta qualcuno a spulciare tra le delibere per vedere se le cose sono poi andate davvero così.
E’ curioso questo flusso di alta formazione ricevuto da Areu Lombardia, come se in Sardegna non avessimo professionisti in grado di fare la formazione necessaria e constatare al contempo che la stessa Areu Lombardia potevamo dirigerla da qui.
Ma alla fine questo pezzo ha solo la funzione di mettere in allarme i colleghi di areu Lombradia e fargli sapere che il loro nuovo direttore sanitario e proprio nella funzione di direttore generale dell’assessorato, è colui che ha dato le disposizioni necessarie perché al personale infermieristico sia negata la corresponsione della giusta indennità corrispondente per i festivi infrasettimanali; disposizione già sottoscritta ad ottobre 2017 e ribadita a novembre del 2018 nonostante l'entrata in vigore del nuovo contratto abbia sgombrato ogni ragionevole dubbio sulla materia costringendo Nursind Sardegna ad adire alle vie legali.
Faccia buon viaggio il dott. Sechi, gli infermieri sardi non sentiranno la sua mancanza e voi colleghi lombardi fateci una cortesia, non rimandatelo indietro.
Andrea Tirotto