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Infermiera multata per aperitvo, dichiara: il Covid è tutto una montatura

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 13/04/2021 vai ai commenti

AttualitàCoronavirusCronache sanitarie

“Il Covid è tutto una montatura”, è una delle giustificazioni di un’infermiera di Rondissone (Torino), fermata e multata per aver partecipato ad un aperitivo disobbediente, in bar di Chivasso, in piena zona rossa, con l’aggravante di provenire da un altro Comune e di non portare la mascherina.

La manifestazione di Roma dell’11 aprile, dove gli infermieri negazionisti, inanellando una serie di affermazioni senza fondamenta scientifiche, restituivano alla categoria la peggiore immagine, apre essere solo la punta di un iceberg.

Anche qui, l’infermiera, sindacalista e consigliere comunale, nel tentare di giustificare alle forze dell’ordine l’atteggiamento non consono alle regole anti Covid, ha addotto, come riportato da La Stampa il solito mantra di affermazioni proprie della corrente no vax: “Io non mi sono vaccinata, perché a forza di lavorare nei reparti Covid mi sono immunizzata”; “Non mi vaccino e non lo consiglio nemmeno ai miei figli, questo non è un vaccino, è una farmaco sperimentale che l’EMA non ha approvato”; “Io non voglio fare da cavia, piuttosto utilizzino topi e animali per la sperimentazione”.

Ed ancora “La mascherina la porto solo in servizio perché me la impone il mio datore di lavoro, fuori no, a forza di lavorare nei reparti Covid mi sono immunizzata”; “il consenso alla vaccinazione che ci viene chiesto è lo stesso nato con le leggi naziste”.

Siamo di fronte ad un fenomeno in espansione o sono solo sparute voci di una stragrande maggioranza di infermieri scienti e coscienti?

 

La Stampa