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Infermieri. Riscatto laurea agevolato, c’è tempo fino al 31 dicembre 2021. Chi può fare domanda

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 24/05/2021 vai ai commenti

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

L’Inps nel messaggio 1921 del 13 maggio ricorda che l’articolo 20 del, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, ha introdotto il nuovo istituto del riscatto di periodi non coperti da contribuzione e un diverso criterio di calcolo dell’onere di riscatto dei periodi di studio universitario da valutare nel sistema contributivo e precisa che le disposizioni contenute nei commi da 1 a 5 dell’ articolo 20 riguardano esclusivamente la nuova tipologia di riscatto di periodi non coperti da contribuzione (pace contributiva) e non si estendono alle altre tipologie di riscatto previste dalla normativa vigente. Ne consegue che soltanto la presentazione della domanda di riscatto c.d. pace contributiva è limitata, salvo proroga, al triennio 2019-2021 ( il termine ultimo per l’esercizio della facoltà di riscatto è pertanto il 31 dicembre 2021).

Con la legge 4/2019 entrava in vigore il riscatto di laurea scontato: la norma riguarda tutti i dipendenti, pubblici e privati, iscritti alla gestione Inps, che abbiano cominciato a lavorare dopo il 1996 e per il quali la pensione è interamente a regime contributivo.

Il riscatto laurea non vale solo per i periodi di studio all’Università. Il diritto a riscattare contributi per anni di studio è consentito anche per altri tipi di titoli. Importante che il diploma sia conseguito, anche se non entro i termini.

Il riscatto laurea, così impropriamente detto, è quindi riconosciuto dalla legge anche per altri titoli di studio ricompresi nella casistica indicata dal legislatore, e nel caso degli infermieri, è riscattabile anche la vecchia scuola triennale.

Il riscatto light

Nel 2019 il legislatore, visto che sempre meno persone riscattavano i contributi a causa degli elevati costi, ha introdotto il riscatto laurea agevolato. Il cosi detto “riscatto light” è applicabile a tutti gli anni di studio, anche quelli antecedenti il 1996. In questo caso, però, bisogna optare per il calcolo nel sistema contributivo

 

Condizione imprescindibile per il riscatto laurea agevolato è che il soggetto abbia meno di 18 anni di contributi versati prima del 1996, almeno 15 anni di contributi versati alla data della richiesta del riscatto e almeno 5 anni di contributi versati dopo il 1996. In ultimo, avere almeno un contributo obbligatorio versato nella cassa previdenziale presso la quale è presentata domanda di riscatto.

Per il 2021 il costo per ciascun anno di laurea da riscattare è di 5.264,49 euro. L’importo può essere rateizzato, senza applicazione di interessi, per un periodo massimo di 120 mesi (10 anni). Il contributo annuale agevolato potrà essere dedotto al 100% dall’imponibile fiscale.

 

Quando conviene il riscatto light

 

Opzione donna: la richiedente dovrebbe comunque convertirsi al metodo di calcolo contributivo e potrà arrivare ai 35 anni di contributi che vanno maturati entro il 2019 con un onere di riscatto molto contenuto. Senza questa modalità, l’assicurata avrebbe pagato un onere costoso di riscatto di laurea con una riserva matematica, per poi vedere diminuire il valore della pensione per effetto della opzione del metodo contributivo.

 

Pensioni calcolate vantaggiosamente con il metodo contributivo: nel caso di pensioni che abbiano percepito retribuzioni molto alte continuativamente, il metodo contributivo può essere conveniente, specie considerando che per le pensioni integralmente contributive non si applica il taglio delle pensioni d’oro.

 

Pensione quota 100: per chi compie 62 anni di età entro il 2021, il riscatto agevolato con l’opzione al metodo contributivo consente di acquisire con onere contenuto l’anzianità contributiva necessaria per cogliere questa opportunità entro la fine della sperimentazione.

 

 Quando non conviene il riscatto light

 

Pensione anticipata con computo in gestione separata: chi ha almeno un contributo in gestione separata con altri contributi sparsi per un totale di 15 anni e anzianità contributiva prima del 1996, può utilizzare il computo passando comunque al metodo contributivo. In questo caso si può accedere alla pensione anticipata contributiva che nel 2020 decorrere a 64 anni di età con 20 anni di contributi effettivi e un valore della pensione non inferiore a circa 1300 euro mensili lordi.

Tale pensione non richiede nessun riscatto e decorre a poca distanza dall’anticipata con riscatto.

 

Pensioni calcolate vantaggiosamente con metodo misto: il vantaggio dell’anticipo sulla pensione anticipata deve essere valutato considerando sempre la decurtazione irreversibile e significativa che può essere causata dalla conversione al metodo contributivo, che può arrivare anche al 50% del valore della pensione.

 

Soggetti che godono già del metodo contributivo puro: in questo caso se gli anni di studio si collocano ante 1996, dovrà essere prima essere effettuato il riscatto o l’accredito dei periodi contributivi ante 1996, poi operata l’opzione per il metodo contributivo e solo alla fine richiesto e solo alla fine richiesto il riscatto agevolato. Questi soggetti accederebbero per natura alla pensione anticipata contributiva a 64 anni di età con soli 20 anni di contributi.