Dalla farina di grillo a quella di locusta. Al via la vendita nei supermercati: le regole
“Oggi abbiamo firmato quattro decreti che riguardano quattro diverse farine derivanti da insetti, ovvero cibi non tradizionalmente presenti nell'alimentazione. Ci si può nutrire di quello che più si ritiene idoneo ma per quanto riguarda la farina di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gialla, pensiamo serva un'etichettatura che specifichi in modo puntuale e visibile quali prodotti hanno derivazione da questi insetti”. Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in una conferenza stampa congiunta insieme al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e della Salute Orazio Schillaci.
Arrivano quindi nei nostri supermercati quattro farine di insetti: farina di grillo, farina Alphitobius diaperinus (larve), farina di Tenebrio molitor (tarme) e farina di Locusta migratoria.
In merito alla vendita il Ministero ha previsto che venga riportato in etichetta l’ingrediente anche se non presente al livello massimo previsto, ma anche quando presente in quantitativi inferiori, al fine di evitare l’utilizzazione indiscriminata e possibili frodi. L’utilizzo di farine provenienti da insetti va ben esplicitata, così come i possibili rischi per la salute.
L’ esposizione e collocazione al pubblico di tutti i prodotti contenenti farine di insetti deve avvenire in scomparti ben identificabili, posizionando i prodotti in scaffalature dedicate. L’utilizzo di farine provenienti da insetti va ben esplicitata, così come i possibili rischi per la salute.