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Sciopero: regole, precettazione, contingenti ed assistenza limitata. La guida per non avere scuse

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 09/11/2023 vai ai commenti

AttualitàContratto Nazionale

Come molti avranno già appreso, dai social e dagli organi di stampa, NurSind ha indetto una giornata di sciopero nazionale di 24 ore, per il Comparto Sanità, per venerdì 17 novembre 2023.

Come spesso accade, le reazioni delle colleghe e dei colleghi sono le più disparate: c’è chi plaude all’iniziativa, chi alza gli occhi al cielo e la classifica come un’inutile perdita di tempo ed energie, chi aderisce a scatola chiusa e chi vuole saperne di più, chi potrebbe aderire ma non può, chi vorrebbe aderire ma non sa come fare.

Ecco, quindi, una breve guida su “diritti e doveri” del dipendente in caso di sciopero, al fine di dissipare anche qualche alibi che serpeggia nelle corsie, tipo “lo sciopero negli ospedali non serve a niente, perché tanto si deve lavorare lo stesso”.

  • Allo sciopero possono partecipare TUTTI, anche coloro che sono stati previsti in turno dal prospetto mensile.
  • Per garantire i CONTINGENTI MINIMI i coordinatori devono affiggere in posizione visibile a tutti (almeno 5 giorni primi dello sciopero) l’elenco del personale contingentato.
  • Il lavoratore contingentato può comunque aderire allo sciopero ma deve informare il coordinatore (per iscritto) e questi dovrà provvedere alla sua sostituzione; MAI (e sottolineiamo MAI) nessuno ha il diritto di chiedervi preventivamente se avete intenzione di aderire allo sciopero: tale decisione la potete anche prendere la mattina stessa dello sciopero (a patto di non essere contingentati).
  • L’azienda ha il dovere di verificare la possibilità di sostituzione del lavoratore: se tale sostituzione non è possibile l’azienda ha il diritto di obbligare il dipendente a lavorare.
  • L’azienda deve quindi comunicare al lavoratore di averlo sostituito o meno e quindi che egli può scioperare o che deve lavorare: nel caso in cui tale comunicazione non viene inviata si consiglia di andare a lavorare ed eventualmente di contestare in seguito l’abuso compiuto dall’azienda.

Per quanto riguarda le attività che il turnista contingentato può svolgere o non svolgere in corsia, è necessario coordinarsi con i propri delegati NurSind in Azienda, al fine di trovare insieme le migliori strategie di protesta, anche se obbligati a lavorare.

Giusto come promemoria, riporto qui sotto i motivi dello sciopero:

  1. QUOTA RETRIBUTIVA PENSIONI - La penalizzazione del personale sanitario attraverso le modifiche della percentuale di rendimento pensionistico prevista dall’art. 33 del DDL bilancio 2024.
  2. INDENNITA’ DI SPECIFICITA’ - Il mancato riconoscimento economico della professione di infermiere anche al fine di incentivare i giovani a intraprendere la professione e a trattenere in servizio il personale assunto.
  3. ABOLIZIONE TETTI DI SPESA - La mancata eliminazione die tetti di spesa per le assunzioni e la sempre maggiore carenza di personale infermieristico sia per la copertura delle attività territoriali che ospedaliere.
  4. CONDIZIONI LAVORATIVE - Il perdurare delle situazioni di demansionamento della categoria derivante dal blocco del turn over e dalle mancate sostituzioni del personale a vario titolo assente.
  5. ATTRATTIVITA’ PROFESSIONALE - Mancanza di un piano nazionale per il personale infermieristico con l'obiettivo dell'autosufficienza organica di futuri infermieri.
  6. CARICHI DI LAVORO - Il mancato riconoscimento del lavoro usurante della professione infermieristica.

Non resta, quindi, che aderire IN MASSA allo sciopero al fine di far valere le nostre ragioni.