Elezioni OPI Sassari: solo il 7 per cento ha votato. Chi rappresenta il 'nuovo' direttivo?
La delibera è la 49 del 30.09.2024 e l’avviso di convocazione dell’Assemblea elettorale degli iscritti all’OPI di Sassari per il quadriennio 2025-2028 è invece del 4 novembre 2024 e fissa l’inizio delle votazioni in prima convocazione per il 1 novembre, fino al 3, per consentire ad almeno un quinto degli aventi diritto di recarsi al seggio e rendere valida l’elezione.
Tempo per organizzare una lista, redigere un programma e fare campagna elettorale 26 giorni scarsi, se qualcuno ne avesse voglia; compito facile facile invece per gli uscenti che si ripropongono sostanzialmente identici, senza patemi d’animo, ben consci che solo un miracolo potrebbe consentire a qualcuno di mettere in piedi una lista concorrente.
Ed infatti nessuno la presenta, così che i componenti della lista Progetto Infermieristico del direttivo uscente possono dormire sogni tranquilli sicuri del successo.
Anzi, un successone considerato che dei 3484 iscritti all’ordine di Sassari, si presentano a votare in 266 (239 se togliamo i candidati) ben il 7,63% degli aventi diritto. Un successone dicevo perché non avendo concorrenti ci si doveva preoccupare di avere giusto il minimo dei voti necessari; d'altronde che interesse ci poteva essere a recarsi in massa a votare se non c’era scelta?
Pare che le regole stabiliscano che ogni ordine possa indire le elezioni secondo tempistiche così ristrette e questo non è proprio un buon viatico al coinvolgimento. Una mancata partecipazione che interessa tutta Italia di cui non sembra preoccuparsi nessuno e che probabilmente è utile per qualche fine a noi sconosciuto che non vogliamo nemmeno ipotizzare. Qualcosa che rende il fu collegio, oggi ordine (me cojoni), sempre più distante e a ben ragione, considerato che l’infermieristica e i professionisti che la esercitano sono sempre meno e la trovano sempre meno allettante.
Non c’è da meravigliarsi allora di quanto accaduto e suona tremendamente ironico o lugubre, scegliete voi, che tra le date delle elezioni fosse compresa anche la ricorrenza dei morti, non a caso.
Andrea Tirotto