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Ambulanze con la sola presenza dell'infermiere. Il dibattito si riaccende, NurSind interviene

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 09/01/2025

CalabriaNurSind dal territorio

La cronaca recente riporta in primo piano la discussione sulle ambulanze non medicalizzate,  Nicodemo Capalbo, dirigente sindacale del Nursind di Cosenza, pone l’accento sull’importanza del ruolo degli infermieri nell’emergenza territoriale, ribadendo la professionalità e la preparazione degli infermieri impiegati nelle cosiddette ambulanze "India", ovvero mezzi equipaggiati con personale infermieristico altamente qualificato.

L’importanza della formazione degli infermieri

Capalbo sottolinea come gli infermieri, grazie a percorsi formativi specifici, siano in grado di assumere ruoli cruciali nell’emergenza avanzata. «Un medico del 118 – racconta il sindacalista – mi ha riferito di un intervento in cui il paziente era stato stabilizzato dall’équipe infermieristica: intubato, con accessi venosi posizionati e farmaci somministrati secondo protocolli scientificamente validati. La domanda del medico è stata: "Cosa posso fare di più?". La risposta è semplice: senza strumenti avanzati ospedalieri, poco altro».

Questa testimonianza, secondo Capalbo, dimostra come gli infermieri possano svolgere compiti un tempo considerati esclusiva competenza medica, contribuendo ad alleviare la pressione sul sistema sanitario, soprattutto nelle aree dove i medici sono carenti.

Un sistema sanitario integrato per il futuro

Il dirigente del Nursind propone una visione più moderna ed efficiente del sistema di emergenza: «Come accade in molte regioni del Nord Italia e in diversi Paesi del mondo, gli infermieri possono operare con maggiore autonomia, garantendo un’assistenza tempestiva e appropriata. La specializzazione degli infermieri non dovrebbe essere vista come una competizione con altre figure sanitarie, ma come una risorsa complementare».

Capalbo insiste sulla necessità di rafforzare la rete territoriale, integrando auto mediche, elisoccorso operativo giorno e notte, e migliorando l’organizzazione delle ambulanze. Tra le proposte, quella di inserire un terzo soccorritore nelle ambulanze per affrontare con maggiore efficacia le patologie tempo-dipendenti.

Questione economica e valorizzazione del personale

Il sindacalista non manca di sottolineare un tema economico: l’indennità di pronto soccorso, concordata per il personale del 118, non è stata ancora erogata in Calabria. «Questo ritardo rappresenta un’ulteriore mancanza di attenzione verso chi opera in condizioni critiche», dichiara Capalbo.

Guardare al futuro: progresso e collaborazione

Capalbo conclude con una riflessione: «Il progresso e la specializzazione sono inevitabili in ogni settore, incluso quello sanitario. È fondamentale che il sistema riconosca il valore degli infermieri e li consideri parte integrante di un’assistenza moderna ed efficace». Il dirigente invita tutte le parti coinvolte a collaborare per costruire un sistema di emergenza integrato, capace di valorizzare ogni figura professionale e di rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti.