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Giappone: dopo il turno di notte, nessun giorno di riposo per il 38 per cento degli infermieri

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/03/2025

Global Nurse

 

Tokyo – Il sindacato giapponese dei lavoratori della sanità e dell’assistenza, la Federazione Nazionale dei Sindacati dei Lavoratori Sanitari (Nihon Irouren), ha pubblicato il 17 febbraio i risultati di una nuova indagine sulle condizioni dei turni notturni nel settore dell’assistenza agli anziani. L’indagine, condotta nel giugno scorso, rivela che quasi 4 infermieri su 10 non hanno garantito un giorno di riposo dopo il turno di notte, evidenziando un peggioramento rispetto all’anno precedente.

Il 38% senza riposo post-turno, in aumento rispetto al 2023

Dall’indagine è emerso che nel 37,8% delle strutture non è garantita ai lavoratori l’esenzione dal servizio o una giornata di riposo il giorno successivo al turno notturno. Si tratta di un aumento di 3,9 punti percentuali rispetto ai dati raccolti l’anno precedente, a testimonianza di una progressiva erosione dei diritti minimi di recupero psico-fisicoper il personale di assistenza.

Il sindacato ha messo in guardia sul fatto che la mancata concessione di riposo dopo lunghi turni notturni non solo compromette la salute degli operatori, ma rischia anche di accelerare il fenomeno delle dimissioni e del turnover nel settore, già colpito da carenze di personale croniche.

Intervalli tra i turni insufficienti: 1 su 4 senza le 12 ore minime

Un altro dato preoccupante riguarda l’intervallo minimo tra un turno e l’altro. In una struttura su quattro (25,5%), non viene rispettata la pausa minima di 12 ore tra la fine di un turno e l’inizio del successivo, aggravando ulteriormente il rischio di stress cronico e burnout.

Indennità notturne basse: solo 6.290 yen per 16 ore di lavoro

L’indagine ha inoltre rilevato che l’indennità media per il lavoro notturno percepita da un dipendente a tempo pieno con turnazione a due cicli (generalmente turni di 16 ore) è pari a 6.290 yen (circa 40 euro). Una cifra considerata inadeguata rispetto alla durata e alla durezza del lavoro, e ben inferiore agli standard auspicati da molti lavoratori.

Indagine condotta su oltre 170 luoghi di lavoro

L’inchiesta ha coinvolto 121 strutture tra case di riposo, residenze sanitarie per anziani, gruppi appartamento e centri multifunzionali in tutto il Giappone, con risposte provenienti da 176 luoghi di lavoro affiliati a sindacati membri della Federazione.

Iroren: “Migliorare le condizioni per fermare le dimissioni”

Nihon Irouren ha ribadito la necessità di migliorare urgentemente le condizioni contrattuali e alleggerire il carico di lavoro, non solo per tutelare la salute dei lavoratori, ma anche per contrastare l’emorragia di personale che affligge l’assistenza agli anziani. «Migliorare le retribuzioni e garantire riposo è fondamentale per evitare l’abbandono della professione e assicurare assistenza di qualità agli anziani», ha dichiarato un portavoce del sindacato.