Campania, concorso OSS rinviato: rabbia e delusione per migliaia di lavoratori
19/09/2025
A pochi giorni dalle prove, la Regione annulla tutto. Il NurSind: “Un insulto alla dignità dei candidati”
Ancora uno schiaffo ai lavoratori. Il concorso unico regionale per Operatori Socio-Sanitari (OSS) in Campania, previsto per il 22, 24, 25 e 26 settembre, è stato ufficialmente rinviato a data da destinarsi. La motivazione? Le ormai famigerate “sopraggiunte criticità tecniche e organizzative”. Una formula generica che ha scatenato l’indignazione del NurSind e di migliaia di candidati, molti dei quali avevano già sostenuto spese di viaggio, alloggio e permessi lavorativi.
“Il sentimento della vergogna sarebbe il più appropriato”, si legge nella nota del NurSind. Il confronto con il recente concorso per infermieri bandito dall’ASL Salerno, concluso nei tempi previsti nonostante un numero simile di partecipanti, rende ancora più evidente l’approssimazione e la mancanza di programmazione da parte della Regione. “Magari si poteva chiedere all’ASL Salerno come avesse fatto, anziché arrivare a questa ignobile pantomima”.
Il NurSind sottolinea come questa decisione dimostri una totale assenza di rispetto verso i lavoratori. A pochi giorni dall’inizio delle prove, molti candidati avevano già organizzato viaggi, soggiorni e permessi lavorativi, anche da altre regioni. Ora si ritrovano senza certezze, senza spiegazioni e senza una nuova data. “In nome della trasparenza, non ci si dovrebbe trincerare dietro formule qualunquistiche, ma fornire spiegazioni dettagliate e una data certa per il concorso. Nulla di tutto questo è stato fatto”.
Il concorso rappresentava per molti giovani un’opportunità concreta di rientrare nei territori d’origine. Eppure, si continua a parlare di spopolamento delle aree interne senza fare nulla per contrastarlo. A tutto questo si aggiunge la già critica carenza di personale di supporto nella filiera sanitaria, che costringe chi già lavora ad estenuanti turni straordinari e demansiona la figura infermieristica.
Il NurSind conclude con un’amara riflessione: “Se questo concorso doveva servire anche a premiare chi ha prestato servizio durante il Covid, con la riserva del 50% dei posti, siamo di fronte all’ennesima promessa tradita. Una promessa da marinaio, come quelle a cui questa amministrazione ci ha abituato. I diritti dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini sono stati ancora una volta calpestati. Almeno provate un po’ di vergogna”.