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Guida pratica alla nuova legge 104: cosa cambia dal 2025 e dal 2026

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/09/2025

AttualitàGovernoLeggi e sentenzeProfessione e lavoro

 

Con la legge n. 106/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio ed entrata in vigore il 9 agosto 2025, cambiano molte regole per chi usufruisce della legge 104/1992. Dal 1° gennaio 2026 scatteranno ulteriori novità che renderanno la misura più ampia e inclusiva.

Ecco una guida pratica per capire chi ha diritto, quali sono i nuovi permessi e congedi, e come fare domanda.

1. Chi ha diritto

Possono usufruire delle agevolazioni:

  • lavoratori dipendenti pubblici e privati con disabilità riconosciuta (grave ai sensi della 104 o invalidità civile superiore al 33%);

  • lavoratori affetti da patologie oncologiche, croniche o invalidanti;

  • familiari che assistono persone con disabilità grave:

    • coniuge o partner unito civilmente,

    • convivente di fatto,

    • genitori, anche di figli minori,

    • parenti o affini entro il terzo grado.

2. Cosa cambia subito (dal 9 agosto 2025)

  • Conservazione del posto di lavoro: chi deve assentarsi a lungo per cure non può essere licenziato per superamento del periodo di comporto.

  • Permessi retribuiti: estesi anche a esami diagnostici e follow-up, non solo alle terapie.

3. Novità dal 1° gennaio 2026

  • 10 ore annue aggiuntive di permesso retribuito, in più rispetto ai tre giorni mensili previsti dalla 104.

    • Utilizzabili per: visite, esami strumentali, analisi cliniche e cure ricorrenti.

  • Congedo straordinario fino a 2 anni: retribuito con indennità pari all’ultima busta paga e con copertura contributiva. Può essere usato continuativamente o a giorni.

  • Diritto allo smart working: al termine del congedo, il lavoratore ha priorità nell’accesso al lavoro agile.

4. Come richiedere i permessi e i congedi

  1. Certificato medico: deve essere rilasciato dal medico di base o da uno specialista che attesti la necessità di cure, esami o assistenza.

  2. Trasmissione elettronica: il certificato viene inviato tramite il Sistema Tessera Sanitaria.

  3. Domanda al datore di lavoro o all’INPS:

    • nel settore privato si presenta domanda all’INPS (anche online, con SPID o CIE);

    • nel pubblico impiego la richiesta va fatta all’amministrazione di appartenenza.

  4. Compatibilità organizzativa: il datore di lavoro deve accogliere la richiesta salvo gravi esigenze organizzative documentate.

5. Esempi pratici

  • Un lavoratore oncologico in terapia: oltre ai tre giorni di permesso mensile, dal 2026 avrà 10 ore extra per esami di controllo. Se dovesse assentarsi a lungo, non rischia il licenziamento.

  • Un’infermiera che assiste il padre disabile: può alternare i tre giorni mensili ai permessi orari e, se necessario, richiedere fino a 24 mesi di congedo retribuito.

  • Un genitore di un bambino con disabilità grave: può utilizzare i permessi, i congedi e beneficiare delle procedure semplificate per il riconoscimento.