Guida pratica alla nuova legge 104: cosa cambia dal 2025 e dal 2026
Con la legge n. 106/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio ed entrata in vigore il 9 agosto 2025, cambiano molte regole per chi usufruisce della legge 104/1992. Dal 1° gennaio 2026 scatteranno ulteriori novità che renderanno la misura più ampia e inclusiva.
Ecco una guida pratica per capire chi ha diritto, quali sono i nuovi permessi e congedi, e come fare domanda.
1. Chi ha diritto
Possono usufruire delle agevolazioni:
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lavoratori dipendenti pubblici e privati con disabilità riconosciuta (grave ai sensi della 104 o invalidità civile superiore al 33%);
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lavoratori affetti da patologie oncologiche, croniche o invalidanti;
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familiari che assistono persone con disabilità grave:
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coniuge o partner unito civilmente,
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convivente di fatto,
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genitori, anche di figli minori,
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parenti o affini entro il terzo grado.
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2. Cosa cambia subito (dal 9 agosto 2025)
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Conservazione del posto di lavoro: chi deve assentarsi a lungo per cure non può essere licenziato per superamento del periodo di comporto.
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Permessi retribuiti: estesi anche a esami diagnostici e follow-up, non solo alle terapie.
3. Novità dal 1° gennaio 2026
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10 ore annue aggiuntive di permesso retribuito, in più rispetto ai tre giorni mensili previsti dalla 104.
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Utilizzabili per: visite, esami strumentali, analisi cliniche e cure ricorrenti.
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Congedo straordinario fino a 2 anni: retribuito con indennità pari all’ultima busta paga e con copertura contributiva. Può essere usato continuativamente o a giorni.
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Diritto allo smart working: al termine del congedo, il lavoratore ha priorità nell’accesso al lavoro agile.
4. Come richiedere i permessi e i congedi
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Certificato medico: deve essere rilasciato dal medico di base o da uno specialista che attesti la necessità di cure, esami o assistenza.
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Trasmissione elettronica: il certificato viene inviato tramite il Sistema Tessera Sanitaria.
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Domanda al datore di lavoro o all’INPS:
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nel settore privato si presenta domanda all’INPS (anche online, con SPID o CIE);
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nel pubblico impiego la richiesta va fatta all’amministrazione di appartenenza.
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Compatibilità organizzativa: il datore di lavoro deve accogliere la richiesta salvo gravi esigenze organizzative documentate.
5. Esempi pratici
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Un lavoratore oncologico in terapia: oltre ai tre giorni di permesso mensile, dal 2026 avrà 10 ore extra per esami di controllo. Se dovesse assentarsi a lungo, non rischia il licenziamento.
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Un’infermiera che assiste il padre disabile: può alternare i tre giorni mensili ai permessi orari e, se necessario, richiedere fino a 24 mesi di congedo retribuito.
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Un genitore di un bambino con disabilità grave: può utilizzare i permessi, i congedi e beneficiare delle procedure semplificate per il riconoscimento.