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Infermiere cercasi (anche in India): Schillaci promette risorse, ma il futuro è incerto

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 30/09/2025

GovernoPunto di Vista

Il ministro Schillaci ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti rispetto alla condizione di lavoro del personale del comparto sanità con particolare riferimento agli infermieri e le ho lette con grande attenzione. Il ministro ha sottolineato un forte impegno a destinare risorse aggiuntive per il 2026, con un focus prioritario sull'investimento nel personale sanitario, in particolare sugli infermieri. Bene ottimo.

Le risorse aggiuntive annunciate dal ministro Schillaci per la sanità nel 2026 ammonterebbero a circa 2 miliardi di euro in più rispetto ai 4 miliardi già previsti nella precedente legge di bilancio, portando così a un totale di circa 6 miliardi per il Fondo Sanitario Nazionale nel 2026, destinati a nuove assunzioni e all'aumento degli stipendi, anche attraverso misure di defiscalizzazione e incremento delle indennità di specificità “sono certo e confido che ci saranno risorse aggiuntive. La nostra priorità è quella di investire sul personale, quindi su nuove assunzioni e su stipendi più alti (…) pensiamo a misure di defiscalizzazione o di poter aumentare alcune indennità di specificità. Credo che investire sul personale significhi soprattutto migliorare i servizi per i cittadini”.
Applausi, sinceri.

Il ministro ha poi descritto la carenza di infermieri come un'emergenza da affrontare con priorità, sottolineando la necessità di attrarre nuovi giovani verso la professione infermieristica, migliorandone l'immagine e le competenze professionali nel servizio sanitario nazionale (SSN). “Abbiamo un'esigenza chiara, far fronte alla carenza di infermieri, che sono figure fondamentali non solo per l'assistenza ospedaliera ma anche per l'assistenza territoriale". Per questo "daremo priorità all'assunzione di nuovi infermieri”.

E qui saremmo quasi all’apoteosi se non fosse che gli infermieri in Italia sono rari come il driomio.

Se ne cercheranno di qualificati in India, infatti, con programmi di apprendimento della lingua italiana, per colmare il gap a breve termine.

Schillaci ha riflettuto anche sul calo delle iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica, rimarcando l'importanza di rendere la professione più attrattiva per i giovani, “Dobbiamo assumere giovani per far vedere che fare l'infermiere del Servizio sanitario nazionale è un bel mestiere”.

E qui ho cominciato a sentire odore di sagrestia.

E poi dobbiamo anche aumentare le competenze professionali di questi professionisti”.
E qua ho cominciato a sentire chiaramente puzza di fregatura perché (ormai lo dico da molto) le competenze dell’infermiere so i cosa chiara da troppi anni ormai e se si vuole affibbiarcene altre, significa anche aumentare il livello di responsabilità. Cose che si pagano in aggiunta oltre a quanto previsto dagli aumenti per il rinnovo contrattuale, e con quali denari?

Infatti al momento non è dato sapere se effettivamente sarà stanziata la quota aggiuntiva di 2 miliardi annunciata, tanto meno ci sono fonti che declinino come questa si suddividerà esattamente nell'ambito delle voci di spesa del settore, né quanto sarà destinato al rinnovo contrattuale. Le risorse per il rinnovo contrattuale 2025-2027 ammontano ufficialmente a circa 1,9 miliardi e sono finalizzate ad aumenti retributivi medi del 6,93%. Le risorse aggiuntive da 2 miliardi annunciate si riferiscono più in generale a un incremento complessivo per il settore sanitario nel 2026, coprendo non solo il rinnovo contrattuale ma anche altre misure come nuove assunzioni e miglioramento delle condizioni lavorative.

Di che parliamo allora? Sarà mica che come ho già scritto, la verità è che la professione infermieristica come la conosciamo dal 1994 è destinata a morire sostituita da una moltitudine di professionisti dell’assistenza di base, avanzata e specializzata a più basso costo, diretti da pochi infermieri, specializzati appunto retribuiti come di consueto?

Andrea Tirotto