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Storie di infermieri Millennials: La Rabbia che uccide, tra Boomer, Precarietà e Depressione

Gemma Maria Riboldidi
Gemma Maria Riboldi
Pubblicato il: 13/10/2025

AttualitàPunto di Vista

È da poco passata la giornata mondiale della salute mentale e diverse sono state le testate che hanno pubblicato il rapporto MeND dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l'Europa lanciando un allarme drammatico:

- Un infermiere su tre in Europa soffre di depressione o ansia.

- Oltre uno su dieci ha pensieri suicidari passivi.

- Il tasso di suicidio tra gli infermieri è allarmante e le donne infermiere sono la categoria più a rischio.

 

Le cause dichiarate sono la violenza sui luoghi di lavoro, i turni massacranti, i contratti precari ma nessuno parla mai della costante sensazione di frustrazione sistemica e di quanto la lotta contro al "si è sempre fatto così" giochi un ruolo cruciale per la generazione più giovane e preparata.

Nessuno dichiara mai che l’energia dei giovani (che poi tanto giovani non sono!), la loro voglia di fare e la loro preparazione scientifica, viene sistematicamente annullata da una resistenza al cambiamento che percepiscono come irrazionale.

C’è una verità troppo scomoda da dichiarare e che a molti non piace, uno scenario che si cerca di nascondere, ed è quello del divario che si allarga sempre di più nei corridoi degli ospedali italiani, non solo tra i letti dei pazienti, ma tra le generazioni di infermieri.

Da un lato ci sono i “Millennials” (nati tra il 1980 e il 1996), giovani adulti che entrano o sono nel pieno della loro carriera, spesso carichi di idee innovative, preparati sulle più recenti evidenze scientifiche e abituati a una precarietà lavorativa e finanziaria che i loro predecessori hanno faticato a conoscere.

Dall'altro, la “Generazione Boomer” (nati tra il 1946 e il 1964), infermieri con una lunga esperienza, che hanno costruito la sanità attuale e che, inevitabilmente, sono i custodi del "si è sempre fatto così".

Questa frase, "si è sempre fatto così", è diventata la più grande fonte di frustrazione per i giovani professionisti. È un muro di gomma eretto da una generazione che, innegabilmente, ha goduto di un contesto economico e sociale decisamente più favorevole. Ma questa frustrazione non è solo un borbottio da corridoio; è un fattore che contribuisce a un dramma molto più oscuro: l'aumento della depressione e il preoccupante incremento dei tassi di suicidio tra gli operatori sanitari.

 

Ma analizziamo meglio il tutto e cerchiamo di capire!

 

Il Peso della Storia e l'Ombra della Depressione

 

I Boomer sono entrati nel mercato del lavoro in un'epoca di crescita economica, con carriere spesso stabili, stipendi che permettevano l'acquisto di una casa e un futuro pensionistico relativamente certo. Hanno plasmato il sistema sanitario in anni in cui le risorse sembravano meno limitate.

I Millennials, al contrario, sono la generazione della Grande Crisi, della precarietà contrattuale, degli stipendi non indicizzati, dell'aumento vertiginoso del costo della vita, dell'affitto inaccessibile e del mutuo un miraggio. Sono gli infermieri che, pur essendo i più formati a livello accademico, faticano a emergere da condizioni di incertezza economica, spesso costretti a lunghi periodi di lavoro interinale o a turni massacranti.

 

È in questo mix esplosivo di precarietà economica e frustrazione professionale che si insinua il disagio psicologico.

 

Quando un Millennial propone un'innovazione, basata su linee guida aggiornate, o suggerisce un'organizzazione del lavoro più efficiente, spesso si scontra con il rigido dogma del passato, la difficoltà ad accettare che il Millennial, e a seguire i più giovani, hanno una formazione e un modo di approcciarsi al mondo del lavoro diverso! A questo si vanno spesso a sovrapporre commenti sulla gestione della vita privata “Ma noi alla vostra età facevamo questo e quello! … a 25 anni avevamo già comprato casa!".

Avete mai pensato al fatto che il contesto sia un attimino mutato? Il Millennial adulto è finanziariamente fragile e professionalmente sovraccarico, con un carico emotivo e una responsabilità legale enormi, ma con un potere decisionale limitato.

 

Il Diritto di Mettere in Discussione, Il Burnout e La Rabbia che Diventa Silenzio

 

Sentirsi bloccati da un sistema rigido, guidato da logiche non più sostenibili e da un management poco empatico (spesso di stampo Boomer), è un potente fattore scatenante del burnout e della depressione.

La rabbia dei Millennials in corsia, quella di non essere compresi da una generazione che non ha vissuto le loro difficoltà economiche e professionali, si trasforma in una depressione silenziosa. La lotta quotidiana per un riconoscimento professionale, per un miglioramento delle pratiche e per la stabilità finanziaria, senza vedere risultati, consuma le energie mentali.

 

È tempo di riconoscere che l'esperienza dei Boomer e l'innovazione dei Millennials non sono forze in conflitto, ma complementari.

 

È tempo che il sistema sanitario si svegli. Ignorare il grido di frustrazione e la rabbia della nuova generazione di infermieri non è solo un errore gestionale, è una minaccia alla sicurezza dei pazienti e, a giudicare dai dati, un contributo diretto alla crisi di salute mentale che sta distruggendo la professione.

La sanità ha bisogno della stabilità e della memoria storica, ma anche del coraggio di superare il "si è sempre fatto così" per affrontare un futuro in cui la salute mentale degli operatori è la prima priorità. Altrimenti, la disperazione dei giovani professionisti continuerà ad essere un fardello troppo pesante, con conseguenze tragiche.

 

Ora lo so… a molti Boomer questo articolo non piacerà per nulla! Mi spiace sono una millennial arrabbiata anche io! E mi spiace a 44 anni madre di tre figli e con un bel sovraccarico… ho il diritto di esprimerla e di dare voce ad una generazione intera! Una generazione stanca di sottostare ai commenti saccenti.

Abbiate pazienza! Facciamo fatica a sostenere le spese quotidiane e una famiglia, pagheremo le vostre pensioni senza averne la certezza di averne una, e siamo adulti! … e su! Finora abbiamo avuto rispetto del vostro sapere ma ora lasciateci un po' di spazio e provate a comprendere!

Se mai qualcuno in alto leggesse questo articolo…i Boomer andranno in pensione … i giovani non vogliono fare gli infermieri…vi rimaniamo noi …una parte di noi … visto che chi sta abbondonando la professione appartiene alla fascia dei Millennials! Ascoltateci!