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Al Capitol di Monza emozioni e applausi: ‘Medley’ conquista il NurSind Film Festival

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 25/10/2025

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Si è conclusa, ieri sera al Capitol Anteo spazioCinema di Monza, la prima parte della Festa del Cinema di Monza con il NurSind Care Film Festival (NCFF), il concorso internazionale di cortometraggi sul tema del “prendersi cura”, giunto alla sua ottava edizione.

La serata, presentata dal bravissimo Roberto Ciufoli, coadiuvato dal Direttore Artistico del NCFF, Vincenzo Raucci, è stata gradita dal numeroso pubblico presente, sia grazie ai cortometraggi finalisti, uno più emozionante dell’altro, sia grazie agli ospiti della serata, come la bravissima attrice e regista portoghese Maria De Medeiros.

Questa ottava edizione del NCFF è stata vinta dal cortometraggio “Medley”, di Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, e mette bene a fuoco l’importanza dell’empatia, nelle relazioni umane, e il grande potere che ha il valore del prendersi cura reciproco; in poche parole, il corto sembra suggerire un mantra molto utilizzato, tra i professionisti delle relazioni d’aiuto, ovvero “mentre mi prendo cura di te, mi sto prendendo cura di me”.

Il cortometraggio “Medley” narra la toccante storia dell’incontro tra un giovane poliziotto, Dario, e un anziano signore di nome Mariano, affetto da Alzheimer, che vaga in stato confusionale su una spiaggia.

Sebbene non siano legati da vincoli di parentela, l’interazione tra i due fa emergere il tema profondo e universale del legame padre-figlio, in particolare evidenziando un padre (Mariano) alla ricerca di un figlio perduto e un figlio (Dario) cresciuto senza la figura paterna.

Grazie all’empatia e alla capacità d’ascolto del poliziotto, i due protagonisti si regalano una “seconda occasione”: l’opportunità di confrontarsi con ciò che hanno perduto e, magicamente, di riscrivere un momento cruciale del loro passato. Dario accetta per un istante di interpretare il ruolo del figlio, offrendo a Mariano un’inaspettata assoluzione e permettendo a entrambi di confrontarsi con una sofferenza simile e di lenire il senso di colpa attraverso il perdono.

Il cortometraggio celebra l’immaginazione e l’importanza della vicinanza ai più fragili e vulnerabili.

Al secondo posto si è classificato il cortometraggio “Papà”, di Nicholas Antonacci e al terzo “Cocci”, di Agnese Fallongo. Quest’ultimo si è aggiudicato anche il premio speciale NurSind con la seguente motivazione: “Il corto vuole sottolineare il valore della memoria e del prendersi cura reciproco, tema caro a tutta la vasta famiglia degli infermieri NurSind. La capacità di farci entrare discretamente nelle vite di Angelo e Mariuccia, persone che stasera rappresentano idealmente tutti coloro dei quali ci prendiamo cura quotidianamente, ci ha emozionato profondamente. È un inno alla volontà del ricostruirsi, nonostante tutto, come l’antica arte del kintsugi giapponese, che insegna a rimettere insieme gli oggetti rotti con una colla mescolata a tinte dorate, perché la luce splenda ancora, sempre, anche attraverso le fessure”.