ASP Enna: il silenzio della Direzione blocca il dialogo con i sindacati
Avviata la procedura di conciliazione, ma l’azienda non risponde. Il NurSind: “Serve rispetto e trasparenza”
NurSind, insieme alle organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Asp di Enna, denunciando la totale assenza di confronto sindacale con la direzione aziendale.
Le sigle hanno formalmente avviato la procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dall’articolo 12 del CCNL 2019–2021, informando sia i vertici dell’Asp che il Prefetto di Enna.
Una scelta sofferta ma inevitabile – spiegano – di fronte a un clima di inerzia gestionale e a un dialogo con l’amministrazione praticamente inesistente.
"È da sempre intento delle organizzazioni sindacali – si legge nella nota congiunta – mantenere relazioni fondate su responsabilità, correttezza e trasparenza. Tuttavia, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, non abbiamo ricevuto riscontro alle richieste di confronto su temi fondamentali per i lavoratori".
Tra le questioni più urgenti segnalate dal NurSind e dalle altre OO.SS. figurano:
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la mancata adozione del regolamento sui buoni pasto;
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la scarsa informazione sui nuovi assetti organizzativi e sui processi di riorganizzazione della sanità ennese;
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l’assenza di chiarezza sulle scelte relative all’abbattimento delle liste d’attesa;
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la mancata applicazione del regolamento sulle mobilità del personale tecnico e sanitario.
Secondo le organizzazioni, l’Asp di Enna avrebbe scelto una gestione “a compartimenti stagni”, preferendo comunicazioni mediatiche al confronto con i rappresentanti dei lavoratori.
"È ormai opinione comune – sottolineano i sindacati – che le relazioni sindacali siano ridotte al minimo sindacale, mentre apprendiamo dai giornali notizie su progetti e trasformazioni che riguardano direttamente le lavoratrici e i lavoratori".
Il NurSind evidenzia anche le criticità nella distribuzione del personale tra le varie unità operative, ritenendo l’attuale organizzazione del lavoro non adeguata agli effettivi carichi assistenziali.
"Non si può costruire il futuro della sanità ennese – affermano – senza coinvolgere chi, ogni giorno, garantisce con professionalità e sacrificio la tenuta del sistema".
Le sigle chiedono all’amministrazione di riattivare immediatamente il tavolo negoziale, nel rispetto del ruolo delle parti sociali e delle prerogative sindacali.
"Resta ferma – concludono – la disponibilità a riprendere il confronto qualora la direzione intenda finalmente ristabilire corrette relazioni, nel rispetto reciproco e per il bene dell’Azienda e dei suoi lavoratori".
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