Giornta mondiale prematurità, gli infermieri della TIN in prima linea
Il 17 novembre 2025 si celebrerà la Giornata Mondiale della Prematurità, una ricorrenza di grande importanza per sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e il mondo sanitario sulla realtà dei neonati prematuri e sul delicato impegno che questa comporta, in particolare per gli infermieri di Terapia Intensiva Neonatale (TIN).
Numerose città italiane si uniranno al messaggio di vicinanza ai “piccoli guerrieri” con eventi simbolici e di sensibilizzazione. Monumenti e palazzi pubblici si illumineranno di viola, il colore simbolo della prematurità, fra cui la Rocca Malatestiana di Rimini, il Gemelli di Roma e numerosi edifici istituzionali in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il 16 e il 17 novembre sono previste attività di informazione e sensibilizzazione: banchetti, laboratori creativi per bambini, concerti di musicoterapia e mostre fotografiche come “Aiutami a crescere”, pensata per raccontare la forza dei neonati nati prematuri. In alcune realtà, come Trieste e Rimini, gli operatori sanitari saranno presenti in piazze e reparti con iniziative rivolte alle famiglie, sottolineando l’importanza del sostegno emotivo e informativo nel percorso di cura.
L’assistenza al neonato prematuro richiede competenze avanzate per la gestione clinica complessa e una forte capacità relazionale con la famiglia. Tra le pratiche supportive spiccano la Kangaroo Care, i metodi per il contenimento del dolore e dello stress, e l’uso della musicoterapia, strategie che migliorano il decorso e il benessere dei piccoli pazienti. Al contempo, gli infermieri svolgono un ruolo chiave nella continuità assistenziale, garantendo un passaggio sicuro tra ospedale e territorio e accompagnando i genitori nel delicato percorso post-dimissione.
Massimo Agosti, presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), ribadisce l’importanza di offrire non solo sopravvivenza ma una qualità di vita ottimale ai neonati prematuri. La sua visione richiama le istituzioni a un impegno concreto per il potenziamento delle reti perinatali e delle TIN, garantendo risorse adeguate e formazione continua agli operatori. In particolare, evidenzia la necessità di prevenire il burnout degli operatori per mantenere alta la qualità delle cure. Agosti sottolinea come i primi mille giorni di vita rappresentino un momento cruciale, che richiede un approccio multidisciplinare e integrato tra ospedale e territorio.
Le sfide per la neonatologia e per gli infermieri TIN sono molteplici: prevenzione primaria, raccolta dati e monitoraggio clinico continuo, e riduzione delle disuguaglianze territoriali che limitano l’accesso alle cure specialistiche. Il passaggio dall’ospedale al territorio diventa centrale, richiedendo una rete capillare e funzionale per il follow-up neonatale e il supporto alle famiglie lungo tutto il percorso di crescita.
La Giornata Mondiale della Prematurità 2025 è più di una ricorrenza: è un momento di confronto, stimolo e visibilità per la comunità sanitaria e sociale. Per gli infermieri TIN è un invito a unire competenze specialistiche, empatia e lavoro di rete, seguendo la spinta della SIN e delle istituzioni per costruire un sistema di cura più efficace, inclusivo e umano. L’obiettivo condiviso è garantire a ogni neonato prematuro un inizio di vita dignitoso e un futuro di salute, sostenuto da una comunità consapevole e responsabile.
Andrea Tirotto
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