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Il lavaggio delle mani: un potere nelle mani di ciascuno di noi

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 22/10/2014

Nursing

 BASTANO SOLO 5 MINUTI PER CAMBIARE IL MONDO

 di Rosaria Palermo

 

Il 15 Ottobre 2014 si è celebrata la Giornata Internazionale dell’Unicef sul lavaggio delle mani. I bambini hanno diritto ad avere un ambiente salubre in cui crescere. Questo è tanto più importante quando i nostri bambini si trovano a scuola, tanto più che la promozione di una buona igiene modifica il comportamento e le abitudini degli stessi, abitudini che potrebbero perdurare per tutta la loro vita.

 

Perché promuovere il lavaggio delle mani con sapone nelle nostre scuole e nelle scuole di tutto il mondo?

Si potrebbe pensare che questo sia un problema che non riguarda i nostri bambini e/o le nostre scuole. Ma i dati dimostrano purtroppo che non è così. E’ di qualche anno fa la campagna “La salute di mano in mano”, promossa dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), che ha visto il coinvolgimento di circa ventimila bambini delle scuole elementari nel nostro paese, con l’intento di insegnare loro l’importanza dell’igiene delle mani, attraverso giochi, materiale informativo e schede didattiche. A questi bambini è stato spiegato l’importanza di un gesto così semplice e come e quando lavarsi bene le mani. Questo è tanto più importante se si ha a che fare con bambini piccoli e fino ai 4 anni di età. La formazione è stata fatta anche ai genitori dei piccoli allievi in modo da renderli partecipi nel sollecitare un’adeguata adesione a questa pratica, e nel contempo farli diventare esempio da seguire per i piccoli stessi. L’igiene come attività ludica quindi e non come ossessione o punizione.

 

L’appello lanciato dai Pediatri nel nostro paese peraltro è stato accolto da molte associazioni no profit, come Amref, Onu e Unicef, proprio quest’ultimo, dati alla mano, ci dice, che 1400 bambini sotto i cinque anni di età ogni giorno muoiono a causa di malattie diarroiche dovute alla mancanza di acqua pulita e di servizi igienici di base nei paesi in via di sviluppo.

 

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), lavandosi le mani si possono ridurre le Infezioni gastrointestinali del 30% e quelle respiratorie del 40%.

 

 

Ecco perché è importante che fin da piccoli si acquisiscono delle buone abitudini, quali lavarsi le mani, i denti ed il viso.

Lavarsi le mani è il gesto più semplice ed efficace nel prevenire la trasmissione dei germi. Questa sana abitudine rappresenta lo strumento più efficace ed economico nel prevenire molte malattie, da quelle più banali dunque a quelle più gravi.

 

Nei paesi in via di sviluppo i bambini sono chiamati ad essere attori protagonisti del cambiamento nelle loro scuole, famiglie e comunità. L'attività di coinvolgimento dei bambini è in grado di porre le basi per un cambiamento duraturo nel tempo. Questi insegnamenti che sembrano scontati, come dicevamo prima, in realtà portano grandi benefici alla comunità.

 

L'approccio da bambino a bambino è un processo educativo, che fa sì che il bambino diventi promotore di comportamenti virtuosi all'interno della famiglia e persino all'interno della comunità, grazie al buon esempio che offre. In alcuni paesi dell'Africa sub-sahariana ad esempio, come in Kenya, si formano per prima i bambini in quanto sono privi di quegli schemi comportamentali precostituiti, tipici negli adulti. Inoltre, più degli adulti sono in grado di apprendere e trasmettere le abitudini positive; questi bambini a cui vengono forniti i rudimenti igienico sanitari vengono chiamati Piccoli Ambasciatori. Seguono tre corsi di formazione annui e si prendono cura a loro volta di alcune famiglie che vanno a trovare per spiegare loro quanto appreso. Oltre a questa iniziativa, ve ne sono altre che hanno il merito di diffondere messaggi della salute in modo nuovo e creativo, questi sono i "talking walls", che servono a diffondere messaggi utili per la salute dei bambini. Si è visto che benché possano apparire scontati come messaggi, in realtà i benefici che ne derivano sono notevoli.

 

Oltre ai muri parlanti in Africa non è inusuale vedere all'interno dei villaggi o in prossimità delle scuole i cosiddetti “Tippy Taps”, taniche d'acqua appese ad un ramo d'albero o a due ramoscelli che hanno il compito di favorire il lavaggio delle mani già prima di entrare a scuola.

 

I dati Unicef sulla mortalità infantile, come detto, sono drammatici. Lavarsi le mani prima di mangiare e dopo aver defecato, si è visto che riduce drasticamente la trasmissione delle malattie diarroiche ed ha effetti importanti sulla salute ed il benessere dei bambini stessi. È bene ribadire che l'Unicef ha avviato dei programmi che vedono il coinvolgimento dei bambini in tutte le parti del pianeta, dove si ritenga che ve ne sia particolare bisogno e non soltanto nei paesi più poveri. Si pensi all'iniziativa che ha visto coinvolto il Costarica in cui la compliance del lavaggio delle mani in ambiente ospedaliero è aumentata passando dal 40% al 70%, mentre le infezioni correlate all'assistenza sono scese dal 7% al 4%. La campagna di implementazione delle buone pratiche e del lavaggio con acqua e sapone o con molecola idroalolica continua ancora adesso, in questo paese.

 

Ribadiamo in conclusione i cinque momenti che secondo l'Unicef, possono fare la differenza e salvare molte vite, soprattutto quelle di molti bambini.

 

1 - Lavare le mani con acqua soltanto non è sufficiente.

Lavare le mani con acqua soltanto, pratica molti comune in molti paesi del mondo, è assai meno efficace rispetto al lavaggio con acqua e sapone. Difatti in tutte le case del mondo, persino in quelle dei paesi più poveri è presente il sapone (si stima sia presente nel 98% delle case di tutto il pianeta), sebbene sia utilizzato per scopi come il lavaggio della biancheria, dei piatti e del bagno di pulizia. Il buon profumo del sapone tuttavia rimane un ottimo incentivo per l’uso dello stesso. Difatti tutti i saponi, se utilizzati propriamente, sono efficaci nell’allontanare i germi che possono causare delle malattie.

 

2 – Lavare le mani con il sapone previene quelle malattie, come le malattie respiratorie e la diarrea che uccidono ogni anno nel mondo milioni di bambini; si stima che 3,5 milioni di bambini non arrivino a festeggiare il loro quinto compleanno. Il lavaggio delle mani peraltro previene altre malattie, come infezioni alla cute, agli occhi, e altre patologie anche più gravi evitandone la diffusione.

 

3 – I momenti critici per il lavaggio delle mani con il sapone, sono dopo l’uso del bagno, la pulizia del bambino che ha defecato e prima della preparazione del cibo. Soluzioni semplici e poco costose, come i Tippy Taps si sono dimostrati utili nel realizzare il lavaggio delle mani anche nelle comunità più povere e disagiate.

 

 

4 – Il lavaggio delle mani con sapone rimane il singolo intervento costo-efficacia, valido nel combattere le malattie. Un’investimento di soli 3,5 dollari porta gli stessi benefici degli 11 dollari spesi per la costruzione di bagni, dei 200 dollari spesi per la fornitura di acqua per uso domestico e delle migliaia di dollari spesi per le cure delle malattie che con il lavaggio delle mani si potrebbero prevenire. Il costo quindi non è una barriera per la promozione del lavaggio delle mani.

 

5 – I bambini possono essere agenti del cambiamento. Lo scopo di queste campagne dell’Unicef è proprio quello di fare in modo che i bambini diffondano le buone abitudini apprese all’interno delle loro comunità, agendo da veri ambasciatori del cambiamento.

 

Riassumendo un gesto semplice ed economico può incidere profondamente nella vita di milioni di bambini in tutto il mondo. E nei paesi in via di sviluppo, a tutti gli effetti può essere considerato un vero “vaccino fai da te”, che previene le infezioni e salva delle vite umane e che inoltre, agire modificando i comportamenti umani dà effetti più duraturi rispetto ad intervenire sul singolo agente di promozione della salute. Difatti raramente la salute è la ragione primaria per cui gli individui modificano i loro comportamenti riguardo il lavaggio delle mani, e più in generale i comportamenti connessi alla salute stessa. Molte ricerche difatti hanno dimostrato che le persone sono motivate a cambiare i loro atteggiamenti circa il lavaggio delle mani da altri fattori quali l’essere considerati dei buoni genitori, il sembrare più piacevoli e il proteggere e nutrire i loro figli.

 

Quindi, quale che sia la motivazione, promuoviamo l’igiene delle mani nel nostro, come nei paesi più poveri, per far si che quei 3,5 milioni di bambini possano un giorno arrivare a festeggiare il loro quinto compleanno.

 

Riferimenti bibliografici: Unicef Who e Amref