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Salvare gli infermieri: strategie per migliorare la salute mentale e garantire le cure

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 13/12/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Negli ultimi anni, la salute mentale degli infermieri è emersa come una questione critica a livello globale, capace di influenzare direttamente la qualità delle cure e la resilienza dei sistemi sanitari. Una recente revisione esplorativa condotta da Yang et al., utilizzando studi di coorte, ha offerto una panoramica approfondita dei fattori di rischio e delle conseguenze dei problemi di salute mentale tra gli infermieri. Si tratta della prima analisi longitudinale su scala globale che mappa in modo esaustivo questa complessa tematica, segnalando direzioni di ricerca e intervento future.

 

Un quadro allarmante: la “pandemia nella pandemia”

Durante la pandemia di COVID-19, almeno un quarto degli infermieri nel mondo ha sofferto di ansia, depressione e burnout, un fenomeno che è stato definito una "pandemia nella pandemia". Gli infermieri rappresentano il cuore pulsante dei sistemi sanitari, fornendo cure essenziali sia a livello primario che comunitario. Tuttavia, la loro salute mentale, già sotto pressione in contesti normali, è stata ulteriormente compromessa dalla pandemia. Il Consiglio Internazionale degli Infermieri (ICN) stima che per colmare la crescente carenza globale di personale sanitario saranno necessari fino a 13 milioni di infermieri nei prossimi anni, rendendo ancora più urgente affrontare questa crisi.

 

Le conseguenze: dai pazienti agli infermieri stessi

La revisione di Yang et al. evidenzia come i problemi di salute mentale negli infermieri abbiano effetti a cascata sulla salute fisica, sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei pazienti. Il burnout e la depressione compromettono la capacità degli infermieri di fornire cure sicure, mentre i tassi di turnover elevati aggravano la carenza di personale, aumentando il carico di lavoro e il rischio di errori assistenziali.

Studi condotti in diversi paesi, tra cui Danimarca, Giappone e Corea del Sud, hanno confermato che i problemi di salute mentale degli infermieri possono portare a gravi conseguenze fisiche, tra cui malattie cardiovascolari e diabete, sottolineando l'importanza di interventi precoci per interrompere questo ciclo dannoso.

Fattori di rischio: una complessa rete di influenze

La revisione utilizza il modello ecologico-sociale per analizzare i fattori di rischio, classificandoli in cinque categorie principali: intrapersonali, interpersonali, organizzativi, politici e ambientali. Questo approccio sistemico consente di comprendere la molteplicità delle cause e di identificare punti di intervento mirati.

  1. Fattori intrapersonali
  • Stili di vita non salutari:
la dieta, il sonno e l’attività fisica giocano un ruolo cruciale. Abitudini alimentari scorrette, come un basso consumo di frutta, verdura e alimenti ricchi di antiossidanti, sono associate a maggiori livelli di stress e depressione.
Disturbi del sonno, inclusa l'insonnia e una durata eccessiva del sonno, possono contribuire al declino cognitivo e aumentare i livelli di stress attraverso l'accumulo di beta-amiloide nel cervello, alterazioni cardiometaboliche e insulino-resistenza.
  • Salute fisica precaria:
problemi preesistenti di salute fisica possono esacerbare le difficoltà mentali, aumentando il rischio di esaurimento e depressione.
  1. Fattori interpersonali
  • Mancanza di supporto sociale:
gli infermieri senza una rete di supporto adeguata, sia personale che professionale, mostrano un'incapacità maggiore nel gestire lo stress e le emozioni negative, aumentando il rischio di burnout e depressione.
La qualità delle relazioni tra colleghi e con i superiori è un altro fattore chiave. Relazioni conflittuali possono intensificare la pressione psicologica.
  1. Fattori organizzativi
  • Richieste lavorative elevate:
gli infermieri sono spesso sovraccaricati di lavoro, con turni lunghi e irregolari. Questo porta a una carenza cronica di sonno e a livelli elevati di stress.
  • Bullismo e violenza sul lavoro:
secondo la revisione, la violenza fisica e psicologica sul luogo di lavoro è un fattore determinante per l’ansia, il burnout e i disturbi del sonno. Le donne infermiere, in particolare, sono 16 volte più esposte alla violenza rispetto ad altre categorie lavorative.
  1. Fattori Politici
  • Carente supporto governativo:
l'insufficiente investimento nella salute mentale degli operatori sanitari, associato alla mancanza di politiche protettive, perpetua condizioni di lavoro insostenibili. Le risorse insufficienti nei sistemi sanitari aggravano il problema.
  1. Fattori Ambientali
  • Esposizione a pandemie e crisi sanitarie:
eventi straordinari come il COVID-19 aumentano significativamente il carico psicologico degli infermieri, che si trovano a gestire un aumento della domanda di cure in condizioni di sicurezza inadeguate.
  • Ambienti di lavoro stressanti:
la mancanza di spazi adeguati per il riposo e il recupero durante i turni intensifica il livello di stress cronico.

 

Strategie e interventi per mitigare i rischi

La revisione esplorativa di Yang et al. offre preziose indicazioni per sviluppare strategie di intervento mirate. Gli interventi devono essere multidimensionali e considerare i diversi fattori di rischio individuati.

  1. Promuovere stili di vita sani
  • Nutrizione:
promuovere diete ricche di antiossidanti, come la dieta mediterranea o la dieta MIND, per migliorare la salute mentale e cognitiva degli infermieri. Questi regimi alimentari riducono lo stress ossidativo e l'infiammazione, migliorando le funzioni cerebrali.
  • Sonno:
omplementare programmi educativi per migliorare l’igiene del sonno e strutturare turni lavorativi che rispettino i cicli circadiani.
  • Attività fisica:
favorire programmi di esercizio fisico regolare, che riducano l’ansia, la depressione e migliorino la resistenza fisica e mentale.
  1. Rafforzare il supporto sociale
  • Relazioni interpersonali:
creare team di supporto tra colleghi e incoraggiare un ambiente lavorativo basato sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca.
  • Counseling e supporto psicologico:
fornire accesso a professionisti della salute mentale per aiutare gli infermieri a gestire lo stress e i traumi accumulati.
  1. Migliorare le condizioni organizzative
  • Ridurre il carico di lavoro:
rivedere la distribuzione dei turni e aumentare il personale per ridurre il sovraccarico.
  • Prevenzione di bullismo e violenza:
implementare politiche zero-tolerance per episodi di violenza sul lavoro. Formazione specifica e campagne di sensibilizzazione possono contribuire a ridurre gli episodi di bullismo.
  • Spazi di recupero:
fornire aree sicure e confortevoli per il riposo durante i turni, migliorando così la resilienza mentale degli infermieri.
  1. Politiche governative e aziendali
  • Investimenti mirati:
aumentare i fondi per programmi di prevenzione e supporto psicologico dedicati agli infermieri.
  • Monitoraggio della salute mentale:
istituire programmi di screening regolare per identificare precocemente segni di disagio psicologico.
  1. Interventi ambientali
  • Preparazione alle emergenze:
migliorare la formazione per gestire situazioni di crisi e pandemie, dotando gli infermieri degli strumenti necessari per affrontare eventi straordinari.
  • Riduzione dello stress ambientale:
ottimizzare l’organizzazione degli spazi di lavoro per renderli meno opprimenti e più funzionali.

Un’agenda per il futuro

La revisione esplorativa di Yang et al. rappresenta un punto di svolta nella comprensione della salute mentale degli infermieri. Gli autori raccomandano ulteriori ricerche, incluse meta-analisi, per identificare le variabili più influenti e sviluppare strategie di intervento più efficaci. Investire nella salute mentale degli infermieri non solo migliorerà il loro benessere, ma garantirà anche la qualità delle cure e la sostenibilità dei sistemi sanitari globali.

In un momento in cui la salute pubblica è più vulnerabile che mai, proteggere chi protegge è una responsabilità collettiva e non più rimandabile.

 

Da: Risk factors and consequences of mental health problems in nurses: A scoping review of cohort studies

Jiaxin Yang, Yamin Chen, Yusheng Tian, Xuting Li, Qiang Yu, Chongmei Huang, Zengyu Chen, Meng Ning, Sini Li, Jiaqing He, Jie Du, Bingqin Huang, Yamin L