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Infermieri. Il Comando può essere revocato? Come funziona e cosa prevede la legislazione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 13/12/2019 vai ai commenti

Contratto NazionaleLeggi e sentenze

Il comando ricorre in tutte le ipotesi in cui il pubblico dipendente viene destinato a prestare servizio presso un’amministrazione diversa da quella di appartenenza.

La temporaneità del comando può consentire di soddisfare esigenze diverse: ad esempio, può garantire la funzionalità di strutture pubbliche di nuova istituzione non ancora dotate di proprio personale o per far acquisire ai dipendenti la professionalità di cui essi potranno giovarsi al rientro nell’amministrazione di provenienza.

 

Per il Comparto Sanità, il Comando è disciplinato dall’art. 20 CCNL Integrativo 20 settembre 2001.

 

1. Per comprovate esigenze di servizio dell’azienda la mobilità del dipendente può essere attuata anche attraverso l’istituto del comando tra aziende ed enti del comparto anche di diversa regione ovvero da e verso altre amministrazioni di diverso comparto, che abbiano dato il loro assenso, nel rispetto della categoria, profilo professionale e disciplina, ove prevista, del dipendente.

2. Il comando è disposto per tempo determinato ed in via eccezionale con il consenso del dipendente alla cui spesa provvede direttamente ed a proprio carico l’azienda o l’amministrazione di destinazione. Il servizio prestato in posizione di comando è equiparato al servizio prestato presso l’azienda di provenienza.

3. Il posto lasciato disponibile dal dipendente comandato non può essere coperto per concorso o qualsiasi altra forma di mobilità.

4. I posti vacanti, temporaneamente ricoperti dal dipendente comandato, sono considerati disponibili sia ai fini concorsuali che dei trasferimenti.

5. Il comando può essere disposto anche nei confronti del dipendente per il quale sia in corso il periodo di prova, purché la conseguente esperienza professionale sia considerata utile a tal fine dall’azienda e previa individuazione delle modalità con le quali le amministrazioni interessate ne formalizzeranno l’avvenuto superamento.

6. Per finalità di aggiornamento, il dipendente può chiedere un comando finalizzato per periodi di tempo determinato presso centri, istituti e laboratori nazionali ed internazionali od altri organismi di ricerca che abbiano dato il proprio assenso.

7. Il comando del comma 6 è senza assegni e non può superare il periodo di due anni nel quinquennio, ferma restando l’anzianità di servizio maturata nel periodo di comando agli effetti concorsuali.

8. Ove il comando sia giustificato dall’esigenza dell’azienda per il compimento di studi speciali o per l’acquisizione di tecniche particolari, al dipendente comandato sono corrisposti gli assegni e, per un periodo non superiore a sei mesi, il trattamento di missione.

 

Può essere revocato il comando?

 

La giurisprudenza amministrativa ha considerato sempre possibile la revoca del comando, quando sopraggiungano nuovi interessi dell’amministrazione che l’ha disposto (si veda TAR Calabria n.630/1997) o anche quando vi siano ragioni connesse ad una valutazione del rendimento e del comportamento del dipendente in servizio (TAR Calabria n.9/1997). Si è anche precisato che la facoltà di continuare ad avvalersi o meno di personale in posizione di comando costituisce espressione, tipicamente discrezionale, dell'autonomia organizzativa funzionale della P.A.; pertanto, il provvedimento con il quale l'Amministrazione dispone la cessazione del comando non ha bisogno di particolare motivazione, se non quella relativa alle esigenze organizzative che ne rendono necessaria l'adozione.

Neanche sussiste l'obbligo in capo all'Amministrazione di dare avviso dell'inizio del procedimento con il quale si dispone il rientro di un dipendente comandato, giacchè il relativo provvedimento non incide sfavorevolmente sulla sfera giuridica del destinatario, ma reintegra una situazione di normalità nell'ambito del rapporto di servizio, modificato eccezionalmente dal provvedimento di comando, situazione che proprio per la sua peculiarità e' destinata ad avere una durata circoscritta (TAR Campania n.164/1995).

 

 

Da Aran e Legale Consulenza