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Paziente con polmonite: ruolo infermieristico. Linee guida

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La Redazione
Pubblicato il: 16/03/2020 vai ai commenti

Nursing

di Simone Angeletti* e Matteo Rignanese*

CPSI presso Az. Osp. Univ. Osp. Riuniti di Ancona

 

 

Le malattie delle vie aeree inferiori interessano sia i problemi acuti, sia le malattie croniche. Tali malattie sono gravi e spesso pericolose per la vita. I pazienti affetti da malattie delle vie aeree inferiori richiedono un’assistenza infermieristica molto accurata: un serio accertamento infermieristico, abilità di gestione clinica nonché una comprensione dell’impatto sulla qualità di vita del paziente pertanto risulta fondamentale l’educazione del paziente e della famiglia.

 

Che cos’è la polmonite?

La polmonite è un processo infiammatorio del parenchima polmonare, causato nella maggior parte dei casi da agenti infettivi, che può predisporre il paziente a rischio di invasione microbica. Può essere causata da vari microrganismi, inclusi batteri, micobatteri, clamidie, micoplasmi, funghi, parassiti e virus.

La diagnosi di polmonite è di competenza medica ed è confermata mediante l’anamnesi, radiografia del torace, colture del sangue e l’esame dell’escreato.

 

Il trattamento della polmonite include la somministrazione dell’antibiotico come determinato dai risultati dell’antibiogramma. Il trattamento della polmonite virale è primariamente di supporto.

L’idratazione è una parte necessaria della terapia perché la febbre e la tachipnea possono determinare una perdita di liquidi. Gli antipiretici possono essere usati per trattare la cefalea e la febbre mentre i farmaci contro la tosse possono essere usati per la tosse associata. Il trattamento della polmonite virale, ad eccezione della terapia antimicrobica, è lo stesso della polmonite batterica: al paziente viene consigliato di riposare a letto fino a quando le condizioni cliniche migliorano.

Le gravi complicanze della polmonite includono l’ipotensione, lo shock e l’insufficienza respiratoria; tali complicanze possono richiedere una terapia più violenta che include il supporto emodinamico e ventilatorio al fine di affrontare il collasso periferico, mantenere la pressione arteriosa e garantire un’ossigenazione idonea.

 

Piano Assistenziale infermieristico

Consiste nella presa in carico dell’individuo che presenti un bisogno di salute, definito come un approccio sistematico di risoluzione del problema al fine di recuperare una stato di salute adeguato.

 

L’accertamento infermieristico gioca un ruolo fondamentale e necessario per identificare le condizioni del paziente e delle sue necessità al fine di definire e programmare gli interventi infermieristici.

Segni come febbre, brividi, sudorazioni notturna accompagnati da sintomi respiratori e ulteriori manifestazioni come dolore pleurico, affaticamento, l’uso dei muscoli accessori durante la respirazione, bradicardia e tosse deve mettere in stato di allerta l’infermiere. Risulta pertanto fondamentale monitorare:

  • Variazioni della temperatura corporea
  • Frequenza e gravità della tosse
  • Grado di tachipnea
  • Mancanza di respiro

 

Sulla base dei dati che l’infermiere raccoglie nella fase di accertamento vengono successivamente identificate le diagnosi infermieristiche:

  • Liberazione inefficace delle vie aeree correlata a abbondanti secrezioni
  • Intolleranza all’attività correlata a funzione respiratoria alterata
  • Rischio di deficit del volume dei liquidi correlato a febbre e dispnea
  • Nutrizione alterata
  • Deficit di conoscenze del regime terapeutico e delle misure sanitarie preventive

 

inoltre, vengono identificati i principali problemi e le potenziali complicanze che possono insorgere, cioè problemi che l’infermiere deve riconoscere e risolvere in collaborazione con le altre figure sanitarie:

  • Persistenza di sintomi dopo l’inizio della terapia
  • Ipotensione e shock
  • Insufficienza respiratoria
  • Atelectasia
  • Versamento pleurico
  • Delirio

 

La pianificazione riguarda la preparazione del programma degli interventi assistenziali che si propongono di realizzare gli obiettivi di nursing. I principali obiettivi, per i pazienti affetti da polmonite, sono: il miglioramento della pervietà delle vie aeree, riposo sufficiente per permettere di conservare l’energia, il mantenimento di un volume idrico e una nutrizione adeguata, a questi va aggiunto l’assenza di complicanze.

 

Interventi Infermieristici

  • Miglioramento della pervietà delle vie aeree

La mancata rimozione delle secrezioni ostacola lo scambio gassoso e può rallentare la guarigione. Può essere stimolata sia la tosse volontaria che riflessa, necessario per migliorare la pervietà delle vie aeree. L’infermiere incoraggia il paziente a eseguire una tosse efficace e diretta. Fondamentale è anche la fisioterapia del torace (percussione e drenaggio posturale) per fluidificare e mobilizzare le secrezioni: il paziente viene collocato nella posizione appropriata per drenare il segmento polmonare coinvolto, quindi si procede alla vibrazione e alla percussione del torace, manualmente o con un percussore. Dopo ogni cambio incoraggiare il paziente a respirare profondamente e tossire.

 

  • Mantenere la nutrizione

Liquidi con elettroliti possono aiutare a fornire liquidi, calorie ed elettroliti.

 

  • Promuovere un’adeguata assunzione di liquidi

E’ fondamentale incoraggiare l’assunzione dei liquidi (almeno 2l al giorno) perché l’aumento della frequenza respiratoria porta ad un aumento della perdita di liquidi durante l’espirazione

 

  • Promuovere il riposo

E’ importante che l’infermiere incoraggia il paziente a riposare e a evitare sforzi eccessivi.

 

  • Monitorare e gestire le potenziali complicanze
  • Shock e insufficienza respiratoria

E’ importante che l’infermiere rilevi e valuti i parametri vitali, i parametri emodianamici, e i valori di ossimetria e riferisce al medico segni di deterioramento.

 

  • Atelectasia e versamento pleurico

Se si crea un versamento pleurico, è necessaria la collaborazione infermieristica alla toracentesi/posizionamento di un drenaggio.

 

  • Infezioni

Monitorare innalzamento della temperatura, cambiamento della tosse (tosse crescente), aumento dei fremiti e dei suoni respiratori.

 

  • Promuovere l’assistenza domiciliare

Insegnare al paziente l’autoassistenza

 

Valutazione

I risultati attesi possono essere così riassunti:

  • Miglioramento della pervietà delle vie aeree, temperatura normale, tosse efficace
  • Conservazione dell’energia, aumentando gradualmente le attività
  • Mantenere una idratazione adeguata
  • Non presenta complicanze

 

 

CONCLUSIONI

L’infermiere in quanto responsabile dell’assistenza infermieristica vede il suo ruolo attivo fin dall’inizio al fine di evitare l’insorgenza di complicanze. Molteplici sono le strategie assistenziali di competenza esclusivamente infermieristica che possono essere adottate per ridurre i fattori di rischio. L’infermiere essendo il professionista a più contatto col paziente è importante che applichi quelle strategie per erogare una corretta assistenza infermieristica.