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Infermieri rimpiazzati da medici ospedalieri per le classi di laurea infermieristica. Ecco cosa prevede il Decreto

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La Redazione
Pubblicato il: 18/05/2020 vai ai commenti

Formazione

“Proprio nell’anno mondiale dell’infermiere il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica modifica con un atto unilaterale a dire poco shockante ed incomprensibile, le norme per le classi di laurea infermieristiche, e prevede che gli infermieri, gli specialisti della propria disciplina siano rimpiazzabili da medici ospedalieri”, commenta così Silvia Scelsi, Presidente Aniarti – Associazione nazionale infermieri di area critica, il decreto emanato dal Ministro dell’Università Gaetano Manfredi

Infatti ravvisata l’esigenza di consentire agli atenei, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, di ampliare l’offerta formativa dei corsi di laurea in infermieristica, il Ministero dell’Università ha ritenuto di intervenire sui requisiti per le lauree triennali in infermieristica, per garantire una maggiore capacità di risposta in relazione all’emergenza in atto.

Lo ha fatto con il Decreto Ministeriale n.82 del 14 maggio, modificando il numero minimo di docenti di riferimento dei Corsi di Laurea in Infermieristica, passando da 5 a 3 e per quanto concerne i docenti a tempo indeterminato, da 3 a 1.

Nel testo del Decreto si legge:

Comma 1. Ai fini dell’accreditamento iniziale e periodico dei corsi di studio, per quanto attiene la classe L/SNT/01relativa ai corsi di laurea per la professione di infermiere, per gli anni accademici 2020/2021 e2021/2022 il numero minimo di docenti previsto è ridotto da cinque a tre unità e il numero minimo di docenti a tempo indeterminato, necessario ai fini dell’accreditamento dei corsi, è ridotto da tre a una unità

Comma 2. Al fine di compensare la riduzione di docenti universitari di riferimento di cui al comma 1, gli atenei individuano almeno due medici ospedalieri da indicare come personale medico di riferimentocoinvolto per ogni corso di laurea in infermieristica

 

Il decreto sembra aver fatto infuriare la l’intera categoria infermieristica che nell’immediato è insorta sui social, definendo il Decreto “un ritorno al passato”, proprio in un periodo in cui pareva che la professione infermieristica si fosse scrollata di dosso certi retaggi culturali e stigmi, proprio quando una pandemia aveva tragicamente evidenziato il valore professionale degli infermieri, il Decreto arriva come uno stop evolutivo.

 

Marialuisa Asta