Querela al segretario NurSind di Asti. La replica di Francesco Coppolella alle dichiarazioni dell’Asl
La risposta del coordinatore regionale NurSind Piemonte alle affermazioni dell’Azienda Sanitaria Locale
“Vorrei informare l’Asl di Asti che, al contrario di quanto affermato nel loro comunicato, il dott. Montana, nostro rappresentante sindacale, non ha rilasciato alcuna dichiarazione nel corso della conferenza stampa come ben sanno i giornalisti presenti, né tanto meno ha firmato nessun comunicato stampa. Sarebbe innanzitutto meglio informarsi prima di rilasciare e rendere pubbliche certe dichiarazioni attraverso i propri comunicati”, Francesco Coppolella, coordinatore regionale NurSind Piemonte replica così alla nota stampa della Asl apparsa sulla Gazzetta D’Asti, nella quale si imputa a Gabriele Montana di aver rilasciato dichiarazioni non corrette inerenti la vicenda giudiziaria che li vede coinvolti .
Chiarisce Coppolella: “Durante la conferenza stampa sono stati resi noti i motivi della loro azione nei confronti del nostro rappresentante e nessuno ha utilizzato il termine ritorsione che invece compare stranamente nel comunicato dell’Asl, la quale tra l’altro, sente il bisogno e la necessità nel proprio comunicato di sottolineare le date degli accadimenti a dimostrare, senza che nessuno gliel’abbia richiesto, la non correlazione tra l’attività sindacale del nostro rappresentante e la loro azione nei suoi confronti, scrivendo che la trasmissione Report è andata in onda il 20 aprile 2020 e i fatti per i quali il nostro rappresentante è incriminato risalgono al 26 marzo 2020”.
“Noi non ne abbiamo fatto una questione di date e neanche le abbiamo citate, noi stiamo difendendo il diritto e la libertà nelle funzioni dell’attività sindacale nel merito; abbiamo raccontato come sempre cosa è successo. Se bastassero le date a dimostrare una correlazione potremmo dire che le riprese sono state fatte il 27 marzo e la querela è arrivata il 10 aprile.
Infine sottolinea il sindacalista: “L’Asl nel proprio comunicato scrive che nella conferenza si è dichiarato erroneamente che i premi in Piemonte non sono ancora arrivati. Speriamo di non vederci recapitare un’altra querela per dire poi che arriveranno a settembre, confondendo le indennità previste dal contratto nazionale con quelle dovute al premio o bonus come lo si vuole chiamare. Credo che un gesto apprezzabile sarebbe quello di ritirare questa querela”.