Iscriviti alla newsletter

Infermieri & FNOPI : L' Illusione della Rappresentanza

Emilio Benincasadi
Emilio Benincasa
Pubblicato il: 24/04/2021 vai ai commenti

Punto di Vista

 

E' la rappresentanza degli infermieri il punto centrale di questa mia riflessione, o per meglio dire l'llusione di quest'ultimi che subiscono da parte della FNOPI. Sul ruolo odierno dell'Ordine, è con mesta rassegnazione che assisto continuamente a vacui discorsi i cui toni demagocici lasciano comprendere l'opera di complessiva inefficenza dell'Ordine.

 

In tutti questi anni, prima Collegio ora Ordine, a cosa sono serviti se hanno consentito una disastrosa situazione come quella attuale per la professione?

 

D'istinto, mi sovviene dire che, sono talmente responsabili da aver abdicato ad affrontare nel concreto la madre di tutte le battaglie: il demansionamento. Una condizione così umiliante per gli infermieri che continua ogni giorno in ogni reparto. Su questo punto l'Ordine è muto spettatore istituzionale, onnipresente nei media e irrilevante sul campo.

 

Tutti speravamo che la dolorosa vicenda pandemica, devastante per gli infermieri, potesse scuotere la Politica per superare gli anacronismi, le storture o quant'altro necessita al fine di raggiungere il giusto riconoscimento della professione. Invece, i recenti interventi di politica sanitaria sulle competenze vaccinali e professionali che consentono a taluni di accedervi con corsi FAD se non a ore, segna una sonora debacle della professione.

 

Quello che, doveva essere un lavacro purificatore, al fine di fare emergere l'identità dell'infermiere nitente di luce propria, si è rivelato invece, solo un riverbero di luce altrui, che offusca e rende ancora indefinita, tremolante e ambigua la professione infermieristica nel contesto di cura.

 

Anche di fronte a quanto sta avvenendo, l'Ordine è inaffidabile. Registra una manifesta incapacità di veicolare le istanze che provengono da una base che sebbene mutata, diversificata e frantumata, che intima all'Ordine di interrogarsi sul punto centrale, ossia, la tutela per la professione con la "p" maiuscola.

 

In ambito istituzionale, nessun rilievo efficace viene posto sul fronte della esclusività della professione, dell'identità e delle competenze avanzate. Nessun accento nel dirimere i conflitti di competenze o di collaborazione, che quotidianamente insorgono di fronte alle esigenze di cura, nè tantomeno viene prestata attenzione alla salvaguardia del contesto relazionale nel quale essi sorgono.

 

Immagino la FNOPI come abitare in un'oasi propria al centro di un'arido deserto, dove si lasciano migliaia di infermieri esposti al caldo opprimente della loro condizione e alla sete di rappresentanza. Un deserto istituzionale nel quale gli infermieri continuano a vivere marginalmente la professione. Un faticoso procedere senza nessuna guida, verso continue aporie e percorsi impraticabili.

 

Per questo, oggi è forte il risentimento tra gli infermieri, verso questa compagine dell'Ordine ritenuta complessivamente inadeguata. E' tempo si fare i conti con chi avete l'obbligo di rappresentare e che non vogliono più rimanere servitori di un'illusione.