Caserta, cardiologia al collasso: il NurSind denuncia gravi rischi per pazienti e infermieri
Sale chiuse, UTIC al collasso e assistenza su barelle: il sindacato degli infermieri accende i riflettori su una crisi prevedibile e inaccettabile
Caserta, 29/12/2025. Nel pieno delle festività natalizie, mentre la sanità avrebbe dovuto garantire il massimo livello di protezione e continuità assistenziale, nel Dipartimento Cardiologico di Caserta si è consumata una delle pagine più critiche degli ultimi anni. Una situazione che, secondo la segreteria territoriale NurSind di Caserta, ha superato ogni limite di tollerabilità, trasformando una crisi annunciata in un’emergenza conclamata, con conseguenze pesantissime per pazienti e operatori sanitari.
La chiusura improvvisa delle sale operatorie di Cardiochirurgia, causata dall’assenza simultanea di personale del blocco operatorio colpito da un evento morboso collettivo, ha innescato un effetto domino devastante. Un evento critico che, anziché trovare argini organizzativi e soluzioni strutturate, ha fatto emergere tutta la fragilità di un sistema già sotto pressione. Il punto di massimo allarme è stato raggiunto in UTIC, dove pazienti cardiopatici acuti sono stati assistiti su barelle, in ambienti inadeguati, promiscui e condivisi persino con pazienti Covid, in un contesto segnato da una cronica e drammatica carenza di infermieri e OSS.
"Una situazione che espone i pazienti a rischi clinici gravissimi e gli operatori sanitari a condizioni di lavoro inaccettabili, sotto il profilo della sicurezza, della responsabilità professionale e dello stress psico-fisico»"
Per il NurSind non si tratta solo di una criticità contingente, ma della manifestazione evidente di una violazione sostanziale dei principi di sicurezza delle cure, appropriatezza assistenziale e tutela della salute pubblica. Un quadro che configura un rischio concreto e immediato, non solo per i cittadini, ma anche per quei professionisti che continuano a garantire assistenza nonostante tutto, spesso lasciati soli a fronteggiare situazioni limite.
"È legittimo chiedersi quali azioni preventive, organizzative e decisionali siano state realmente messe in campo da chi ricopre ruoli dirigenziali e di responsabilità gestionale".
Il sindacato punta il dito contro l’assenza di una programmazione strutturale, chiamando in causa in modo diretto le figure preposte alla gestione dell’area OPSOS e dell’organizzazione complessiva, il cui compito dovrebbe essere quello di garantire continuità assistenziale, sicurezza operativa e una corretta pianificazione delle risorse umane, soprattutto in periodi notoriamente critici come quello festivo.
«Non è più accettabile che l’emergenza diventi la normalità, né che la professionalità e il senso di responsabilità degli operatori sanitari vengano utilizzati come ammortizzatori di sistema per coprire falle gestionali evidenti».
Il NurSind di Caserta ribadisce con forza che non possono essere infermieri e OSS a pagare il prezzo di scelte mancate, ritardi organizzativi e carenze croniche di personale, caricandosi sulle spalle responsabilità che non competono loro. La tutela dei pazienti passa inevitabilmente dalla tutela di chi li assiste, e continuare a ignorarlo significa mettere a rischio l’intero sistema sanitario.
Il sindacato assicura che continuerà a vigilare, denunciare e agire in tutte le sedi opportune affinché la sicurezza delle cure, la dignità professionale e il rispetto del ruolo infermieristico tornino ad essere una priorità reale e non solo uno slogan di circostanza.
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