Infermieri. Dopo i no vax arrivano le sospensioni per non avere attivato la PEC
Sono 96 gli infermieri che sono stati sospesi dall’Ordine di Firenze e Pistoia per non aver attivato la posta elettronica certificata Pec.
L’obbligo di possedere la PEC è entrato in vigore con la legge di conversione 11 settembre 2020 n. 120 del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, dove all’articolo 37 comma bis, stabilisce che:
Il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all'albo o elenco di cui al comma 7 è obbligatoriamente soggetto a diffida ad adempiere, entro trenta giorni, da parte del Collegio o Ordine di appartenenza. In caso di mancata ottemperanza alla diffida, il Collegio o Ordine di appartenenza commina la sanzione della sospensione dal relativo albo o elenco fino alla comunicazione dello stesso domicilio. L'omessa pubblicazione dell'elenco riservato previsto dal comma 7, il rifiuto reiterato di comunicare alle pubbliche amministrazioni i dati previsti dal medesimo comma, ovvero la reiterata inadempienza dell'obbligo di comunicare all'indice di cui all'articolo 6-bis del decreto-legislativo 7 marzo 2005, n. 82 l'elenco dei domicili digitali ed il loro aggiornamento a norma dell'articolo 6 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 marzo 2013, costituiscono motivo di scioglimento e di commissariamento del collegio o dell'ordine inadempiente ad opera del Ministero vigilante sui medesimi.
Tempo ultimo per dotarsi di PEC e non incorrere in una sanzione l’ormai passato 1°ottobre 2020, pena la sospensione dall’Ordine.
Una sanzione che non poteva essere rinviata ancora dopo che l’Ordine, come spiega il presidente Danilo Massai al giornale La Nazione, "aveva promosso campagne gratuite". "Non capisco perché si debba arrivare a costringere i professionisti per far rispettare le regole: oltretutto i dipendenti pubblici dovrebbero dare l’esempio".
Dei 96 infermieri sospesi 22 lavorano all’Asl, 19 a Careggi.
Alle ferie ed alle sospensioni per non essersi vaccinati si aggiungono quindi le sospensioni per non aver adempiuto all’obbligo della PEC.
Il problema dovrebbe risolversi in pochi giorni. L’Asl ha già invitato i dipendenti a fare la Pec. Anche se la riammissione dovrà prima passare da una delibera dell’Ordine. "Sono disposto a riunire il consiglio anche tutti i giorni per riammetterli il prima possibile, però non sarei voluto arrivare a questo punto", conclude Massai.
da La Nazione