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Il NurSind fa il punto sulla sanità campana: una Torre di Babele

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 21/09/2021 vai ai commenti

CampaniaNurSind dal territorio

Da settimane i media locali riportano gli avvenimenti della Sanità Campana ed in particolare quella della Città di Napoli. Con i recenti fatti accaduti sono affiorate tutte le disfunzioni della rete Ospedaliera e territoriale , che non riesce più a rispondere alle esigenze assistenziali dei cittadini , come se il sistema sanitario non fosse più in grado di erogare salute .

 Il NurSind sottolinea che la necessità di rimodulare la Rete Ospedaliera e quella Territoriale sta diventando oggi una necessità impellente per mantenere in essere quel principio universalistico e di solidarietà del Sanità Pubblica.

Afferma Antonio Eliseo, coordinatore regionale NurSind Campania: “Ancora oggi invece assistiamo ad una stratificazione disomogenea , una sorte di “ Torre di Babele “ che risulta assai difficile da abbattere, il Cardarelli scoppia e con esso tutta la rete Ospedaliera, la carenza del servizio di Emergenza Territoriale, le ambulanze a disposizione risultano al di sotto di quelle necessarie , senza contare che manca un sistema informatico all’altezza dei tempi . Passando dal San Giovanni Bosco oggi privo di Pronto Soccorso , al Pellegrini , unico Ospedale nel Centro Storico , dal Loreto Mare che assolve alla funzione di Centro Covid, per finire al San paolo il personale tra carenze croniche e quelle acute è costretto a fare i salti mortali per garantire un’assistenza dignitosa ai cittadini utenti .

Secondo NurSind, la mancanza di un'organizzazione e Programmazione, necessaria e la assenza totale alla rimodulazione delle politiche Aziendali continua ad essere il punto di non ritorno della politica Sanitaria in Campania .

Conclude Eliseo: “Ci basta aprire una “finestra “ per tracciare un’analisi dello stato dell’arte della Sanità presente i tutti i capoluoghi di provincia . Ospedali in sofferenza ed una rete territoriale completamente assente personale in sottorganico . Mancano oggi in Campania 60.000 infermieri ( dati FNOPI) , e moltissimi Medici , i Piani Triennali del fabbisogno sono stati progettati non come dichiarato nel Decreto Calabria che conteneva un più 1,8% ( quindi maggiore possibilità di assumere ) , ma progettati con il Decreto del 2004 che prevedeva un aumento al ribasso ( 1,4 % in meno ) . Abbiamo bisogno di risorse umane, abbiamo bisogno di mettere fine alla precarizzazione in Sanità, abbiamo bisogno di lavoro vero in questa Regione ed abbiamo bisogno che il territorio di questa Regione dove si evince la più grande incidenza di tumori sia in grado unitamente alla rete Ospedaliera di erogare salute .