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Muore di infarto dopo turno di 12 ore in sala operatoria. Sindacati chiedono verifica orario lavoro

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/12/2021 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

Un turno lungo 12 ore in sala operatoria, poi il ritorno a casa e l’infarto che lo ha portato al decesso. Se ne è andato così, ieri, mercoledì 22 dicembre, a 61 anni, Raffaele Sebastiani, chirurgo del Policlinico di Bari.

La morte del medico, ha suscitato commozione, ma ha anche aperto uno squarcio sui turni massacranti ai quali medici ed infermieri sono sottoposti da tempo immemore, con un aggravio della situazione, da due anni a questa parte, causa pandemia.

Per adesso non è possibile stabilire un nesso di casualità tra il turno di 12 ore e la morte del chirurgo, ma i sindacati hanno chiesto di verificare la turnazione del medico, antecedente all’accaduto.

Sebastiani, aveva lavorato ieri, dalle 8 alle 14, poi la notte da reperibile, era rimasto in sala operatoria per 12 ore, operando su pazienti Covid. 12 ore massacranti, aggravate dallo stress termico e psicologico, di assistere un paziente infetto.

Dopo aver completato il turno di notte, Sebastiani - che aveva detto di sentirsi particolarmente stanco - è tornato a casa, ma un malore, con ogni probabilità un infarto lo ha ucciso nel sonno. Una tragedia che ha gettato nello sconforto i suoi colleghi.

da Repubblica