Caos pronto soccorso San Paolo: turni precari ed un medico ogni 12 ore. La denuncia del NurSind
Pronto soccorso affollatissimi e mancanza di personale, tanto da doverli chiudere anche per 12 ore. La nuova frontiera del disagio non è solo il Cardarelli, così come la cronaca ci ha insegnato, ma anche il pronto soccorso del San Poalo, il presidio di Fuorigrotta.
“E’ inaccettabile , improponibile , incomprensibile che un Presidio che copre tutto il territorio nella zona occidentale di Napoli , che serve un bacino di utenza enorme continui a vivere una programmazione ed un organizzazione delle attività assistenziali che evidenziano, una enorme precarietà mettendo, a rischio i LEA”, afferma Antonio Eliseo, coordinatore regionale NurSind Campania.
Per il mese si agosto, infatti non c’è personale a sufficienza per coprire i turni, in tutto ci sono solo 6 medici e direzioni invece di reperire nuovo personale, pensa a chiudere gli OBI e le unità per gli isolati Covid, gravando maggiormente sui pochi rimasti in servizio, che sono ormai sull’orlo di una crisi di nervi.
Evidenzia Eliseo: “Abbiamo più volte sollecitato gli organismi regionali alla costruzione di un tavolo di confronto con le tutte parti sociali proprio per ricercare possibili soluzioni atte a salvaguardare l’assistenza agli utenti che utilizzano la rete ospedaliera presente nella Città di Napoli per le proprie cure .
Il NurSind ha da sempre evidenziato con proprie note , le molteplici discrasie che si evidenziano in questo sistema (che oggi si regge per lo più sulle prestazioni fornite dal Cardarelli oggi anch’esso in affanno) , senza mai ottenere risposte
“Chiediamo l’intervento del Difensore Civico Regionale – conclude il sindacalista- ed un incontro in quinta Commissione perché si rende necessario oggi più serio confronto su quale sanità si intende erogare visto anche lo stato di sofferenza che quotidianamente vivono e subiscono cittadini e operatori”.