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Mio e pericarditi post vaccino Covid. Ecco chi rischia e con quale vaccino

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La Redazione
Pubblicato il: 19/08/2022 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Lo studio pubblicato su Nature Communication, ha indagato sulla possibilità di un aumento del rischio di sviluppare una miocardite e/o una pericardite in correlazione alla somministrazione di vaccino Anti-covid.

I ricercatori hanno valutato l’associazione, per tipologia di vaccino, Pfizser e Moderna, per sesso ed età (12-50 anni) dei rischi di miocardite e pericardite utilizzando i dati ospedalieri sui casi verificatisi in Francia dal 12 maggio al 31 ottobre 2021.

I risultati

Esiste una forte evidenza di un aumento del rischio di miocardite e di pericardite nella settimana successiva alla vaccinazione contro Covid-19 con vaccini mRNA nei giovani adulti, in particolare dopo la seconda dose del vaccino Moderna.

Su circa 21,6 milioni di persone che hanno ricevuto un ciclo completo (2 dosi) di vaccini si sono verificati 1612 casi di miocardite e 1613 casi di pericardite in circa 6 mesi di osservazione. La maggioranza dei casi si sono verificati entro 8 giorni dalla seconda dose di vaccino, mentre i rischi dopo la prima dose erano inferiori.

L'Odds Ratio (OR) è risultato essere di 8,1 per il vaccino BNT162b2 (Pfizer) e di 30 per quello mRNA-1273 (Moderna) riguardo la miocardite, mentre riguardo la pericardite l'OR è risultato essere 2,9 e 5,5 rispettivamente. L'età più a rischio di miocarditi post-vaccino è risultata essere quella della fascia 18-24 dove l'Odds Ratio supera più di 40, mentre il picco di rischio di pericardite è per le donne della fascia 30-39 anni dove l'OR ha raggiunto un valore di 13.

Riguardo al vaccino Pfizer-Biontech nella fascia 18-24 anni (quella più a rischio), questo avrebbe causato 4,7 miocarditi in più ogni 100000 dosi nei maschi e 0,63 casi in più ogni 100000 dosi nelle femmine.

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Riguardo le pericarditi, i rischi erano più contenuti e sono risultati significativi solo per il vaccino Moderna, con un aumento di circa 3 casi ogni 100000 dosi nei maschi 18-24enni e di 1,5 nelle donne 30-39enni.