Arretrati del contratto a partire da novembre. Ecco quanto spetta ad infermieri, ostetriche ed OSS
Il 5 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha detto sì all’ ipotesi di accordo di contratto per il comparto Sanità 2019-2021. Penultima tappa prima della "certificazione" della Corte dei conti che prelude alla sottoscrizione definitiva del Ccnl. Ancora quindi, quindici giorni alla firma definitiva. Dopo di che, il mese successivo si procede con l’adeguamento stipendiale ed infine gli arretrati.
L’accordo economico riconosce, a decorrere dall’1/1/2021, un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
Gli arretrati previsti vanno da 2.268,41 euro a 3.135,49 euro, per tutto il personale secondo della posizione economica di appartenenza; per il personale infermieristico (l’indennità infermieristica) da 3.775,45 euro a 4.736,87 euro; per il personale sanitario non infermieristico (indennità tutela malato) da 3.175,75 euro a 4.039,69 euro.
A partire da novembre quindi arriverà il maxi arretrato. Di seguito la tabella dettagliata in relazione al Livello economico.