Iscriviti alla newsletter

Pensione. Quota 41 senza vincolo anagrafico e per tutti: come funziona

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 08/06/2023 vai ai commenti

Previdenza

Martedì 30 maggio 2023, presso Palazzo Chigi, si è tenuto l'ultimo incontro tra il Governo e i sindacati al fine di discutere delle prossime riforme, tra cui la tanto dibattuta riforma delle pensioni, programmata per il 2024. Tuttavia, al momento, l'idea di introdurre la cosiddetta "Quota 41" senza limiti di età sembra ancora lontana dall'essere realizzata.

 

Come funziona oggi Quota41

Attualmente, il sistema di pensione anticipata noto come "Quota 41" è riservato solo a determinate categorie di lavoratori. Per poter accedere a questa modalità di pensionamento, che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica, è necessario essere riconosciuti come lavoratori precoci, ovvero aver accumulato almeno 12 mesi di contributi (non necessariamente consecutivi) entro il compimento del 19° anno di età. Sono esclusi coloro la cui pensione viene calcolata interamente con il sistema contributivo. Inoltre, è richiesto di appartenere a una delle seguenti categorie:

  • Disoccupati: coloro che hanno perso il lavoro a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, e che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante loro da almeno tre mesi.
  • Caregiver: coloro che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità.
  • Invalidi civili: con un grado di invalidità pari almeno al 74%.
  • Dipendenti che svolgono da almeno sei anni, nell'arco degli ultimi sette, attività lavorative usuranti e gravose.
  • Lavoratori dipendenti addetti alle attività usuranti o lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate l'anno.

Come si può evincere, al momento la "Quota 41" ha parametri estremamente restrittivi. Durante la campagna elettorale, la destra aveva promosso l'estensione di questa modalità di pensionamento a tutti, senza restrizioni di categoria o età, consentendo l'accesso alla pensione con 41 anni di contributi. Tuttavia, secondo i resoconti dell'ultima riunione tra governo e sindacati, tale proiezione risulterebbe impossibile da realizzare entro il 2024. Introdurre la "Quota 41" senza vincoli, permettendo a tutti di andare in pensione con 41 anni di contributi, comporterebbe un aumento di spesa di 12 miliardi di euro all'anno, una cifra che risulta insostenibile e che contrasta con le raccomandazioni dell'Unione Europea.

In sintesi, l'incontro presso Palazzo Chigi ha evidenziato la lontananza dell'ipotesi di introdurre la "Quota 41" senza limiti anagrafici nel 2024. Le restrizioni attuali riguardanti questa forma di pensionamento anticipato rendono difficile una sua estensione universale, mentre i costi aggiuntivi stimati rendono l'idea poco sostenibile e contraria alle indicazioni europee.