I permessi legge 104 riducono l’importo del premio di produzione?
Il caso preso in esame da una recente sentenza di Cassazione del tribunale di Catania, riguarda una lavoratrice, titolare della legge 104, che aveva subito la decurtazione economica del premio di produzione, dato che i tre giorni di permesso erano stati conteggiati dall’amministrazione, come giorni di assenza da lavoro, portando la dipendente all’esclusione della percezione della gratifica.
Per la Cassazione esiste una correlazione tra i permessi retribuiti ex art. 33 L. 104/92 e la percezione di compensi incentivanti o premiali, con la conseguenza che se il lavoratore beneficia dei tre giorni di permesso mensile per l'assistenza di un familiare affetto da handicap o in stato di grave infermità, ha diritto ad ottenere sia la normale retribuzione che i compensi di produttivitaÌ€ (cfr. Cass. n. 20684/2016).
Si evidenzia, inoltre, che la ratio dell’istituto del premio di risultato eÌ€ quella di migliorare i risultati aziendali con il concorso del fattore lavoro e che è compito della contrattazione integrativa disciplinare i criteri di erogazione dei compensi premiali.
Quindi I permessi legge 104 a disabili o caregiver non devono essere motivo di esclusione dai premi di risultato.
Il ministro del Lavoro, rispondendo ad un interpello in merito alla questione ha dichiarato che i permessi legge 104 non incidono sul diritto del premio di produzione.
La circolare del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione sull’applicazione dell’articolo 71 del D.L. n.112 del 2008, per le assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ha chiarito che: “la norma vincola le amministrazioni in sede negoziale e, in particolare, in sede di contrattazione integrativa impedendo di considerare allo stesso modo la presenza e l’assenza dal servizio ai fini dell’assegnazione di premi di produttività o altri incentivi comunque denominati, delle progressioni professionali ed economiche, dell’attribuzione della retribuzione di risultato”.
Anche la Corte di Cassazione con la sentenza n. 20684 del 13 ottobre 2016, ha stabilito che i compensi incentivanti, dovranno essere corrisposti senza decurtazioni al dipendente pubblico per i giorni in cui fruisce dei permessi legge 104. Salvo diverse disposizioni aziendali (circolari interne, condizioni integrative al contratto o altro).