Iscriviti alla newsletter

Il turno di notte vale due giorni di ferie

Il lavoro notturno e la gestione delle ferie: l'interpretazione di ARAN

L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) ha fornito chiarezza su una questione sollevata da una RSA riguardante i giorni di ferie per i dipendenti che svolgono turni notturni. La risposta di ARAN è giunta in risposta alla richiesta di chiarimenti di un dipendente turnista che, avendo assegnati 32 giorni di ferie, oltre a 4 giornate di riposo ex Legge n. 937/77, per un totale di 36 giorni all'anno, desiderava richiedere un giorno di ferie quando era programmato per il turno notturno.

La confusione era sorta a causa dell'applicazione del messaggio INPS n. 3114 del 7.8.2018, che stabiliva che il permesso mensile retribuito, regolamentato dall'articolo 33, comma 3, della legge n. 104/1992, poteva essere fruito "a giornata", indipendentemente dalla struttura della prestazione lavorativa nell'arco delle 24 ore o della settimana. Questo principio si estendeva anche al lavoro notturno, specificando che il permesso preso durante l'intero turno notturno andava considerato come un solo giorno di permesso, anche se si svolgeva su due giorni solari.

Tuttavia, ARAN ha precisato che questa interpretazione non trova applicazione per gli enti del comparto, in particolare per quanto riguarda le ferie o il congedo straordinario retribuito di cui all'articolo 42-bis del Dlgs 151/2001. Quindi, nel caso specifico del dipendente che lavora su turni notturni, la richiesta di un giorno di ferie quando programmato per il turno notturno dovrà essere gestita secondo le regole stabilite dalle normative specifiche del settore pubblico.

 

da il Sole24ore