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Infermieri Città della Salute: riposi saltati, ferie estive a rischio, zero riconoscimento economico

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La Redazione
Pubblicato il: 24/05/2024 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

Gli infermieri di Città della Salute e della Scienza di Torino esprimono profondo dissenso riguardo alla gestione economica e al riconoscimento professionale da parte dell'azienda. A parlare è Giuseppe Summa, segretario territoriale del NurSind Torino, che ha illustrato le criticità in una lettera inviata ai vertici dell'azienda sanitaria e alla Regione Piemonte.

"Abbiamo inviato una lettera ai vertici di Città della Salute e della Scienza di Torino, e per conoscenza alla Regione Piemonte, contestando il mancato stanziamento di risorse economiche a favore dei dipendenti della stessa azienda," dichiara Summa.

Il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità, in linea con la Legge di bilancio 2022, prevede che i fondi destinati alla contrattazione collettiva integrativa aziendale siano incrementati con risorse specificamente stanziate dai bilanci aziendali. Questi fondi dovrebbero servire per la valorizzazione professionale e per il riconoscimento di premi e compensi per il disagio lavorativo. Tuttavia, Summa sottolinea che "Città della Salute e della Scienza di Torino è l'unica azienda a non aver incrementato tali fondi".

Secondo quanto riportato dal segretario del Nursind, l'azienda ha scelto di non investire adeguatamente nella valorizzazione professionale dei suoi dipendenti. "Hanno stanziato solo 365.000 euro invece di oltre 1 milione previsto, e non hanno incrementato il fondo di più di 600.000 euro che avrebbe dovuto riconoscere premi e compensi per il disagio," afferma Summa. Questa mancanza di investimento penalizza gravemente i dipendenti, già afflitti da carenze di personale e condizioni di lavoro difficili.

Le difficoltà non si fermano qui. Summa evidenzia che "ancora oggi non è stato predisposto il piano delle ferie estive, i dipendenti nelle sale operatorie sono costretti a fare fino a 15 turni di reperibilità al mese, e nei reparti si continuano a saltare riposi e a lavorare oltre l'orario previsto". Questa situazione rende Città della Salute meno attrattiva rispetto ad altre aziende sanitarie, come dimostrano i dati dei recenti concorsi: "Appena 239 infermieri hanno optato per Città della Salute, contro i più di 700 dell'ASL Città di Torino e Mauriziano."

Infine, Summa sottolinea che "Città della Salute e della Scienza di Torino è l'unica azienda a non aver ricevuto i finanziamenti previsti dal Decreto Calabria, poiché non ha incrementato il personale rispetto al 2018."

La denuncia del Nursind mette in luce una situazione critica per una delle principali aziende sanitarie di Torino, la cui gestione economica e lavorativa rischia di compromettere ulteriormente le condizioni dei suoi dipendenti e la qualità del servizio offerto ai cittadini. "Un'azienda che muore un po' ogni giorno," conclude amaramente Giuseppe Summa.