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Infermieri in corsia prima del concorso: NurSind incalza Regione Umbria e aziende sanitarie

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 19/12/2025

NurSind dal territorioUmbria

Assunzioni anticipate per fronteggiare l’emergenza organici, ma senza risposte sulle indennità il sistema resta fragile

La carenza di personale infermieristico non consente più attese. Per questo, in Umbria, è stata attivata una procedura straordinaria che consente l’assunzione a tempo determinato degli infermieri che hanno già superato la prova scritta del concorso, pur in assenza della graduatoria definitiva. Una scelta obbligata per colmare i vuoti di organico in ospedali, Case della Salute, ospedali di comunità e servizi di emergenza-urgenza, soprattutto in un periodo dell’anno segnato da festività, pensionamenti e aumento della pressione assistenziale.

Il provvedimento riguarda una platea ampia di professionisti risultati idonei e permette alle aziende sanitarie di attingere immediatamente a queste risorse per garantire la continuità dei servizi. Una soluzione necessaria, ma che non può diventare strutturale se non accompagnata da politiche di valorizzazione e attrattività.

«Siamo di fronte a un sottorganico cronico che colpisce in modo trasversale tutta la sanità regionale», spiega Marco Erozzardi, coordinatore regionale NurSind.

«Non parliamo solo di emergenza-urgenza, ma anche di servizi territoriali, Case della Salute e ospedali di comunità che rischiano di nascere già in affanno. In queste settimane, con l’influenza stagionale e la maggiore fragilità degli anziani, gli ospedali diventano spesso l’unico punto di riferimento per i cittadini».

La pressione assistenziale cresce, i reparti di Medicina interna soffrono, i posti letto non bastano e sono gli infermieri a reggere l’urto, spesso andando oltre ogni limite organizzativo. Una situazione che evidenzia come le assunzioni, seppur indispensabili, non bastino da sole.

Ed è qui che NurSind apre un fronte decisivo, quello delle indennità e degli incentivi economici. Il rischio concreto, secondo il sindacato delle professioni infermieristiche, è che la sanità umbra perda ulteriormente appeal, spingendo i professionisti a cercare condizioni migliori altrove.

«Abbiamo chiesto formalmente l’apertura urgente del tavolo regionale sulle indennità di Pronto Soccorso», sottolinea ancora Erozzardi.

«Ad oggi non è arrivata alcuna risposta, nonostante la scadenza del precedente accordo e la necessità di dare certezze applicative al personale, in particolare agli infermieri».

Il tema è tutt’altro che marginale. Circa un migliaio di operatori, tra infermieri, OSS, tecnici e personale del 118, attendono l’aggiornamento dei criteri di riparto delle risorse previste dal nuovo contratto del comparto Sanità. Un’indennità che può incidere in modo significativo sugli stipendi e rappresentare un vero strumento di riconoscimento per chi lavora in contesti ad alta complessità e rischio.

«La carenza di organico e l’assenza di risposte concrete sulle indennità mettono seriamente a rischio la tenuta dei servizi, soprattutto nei Pronto Soccorso», avverte NurSind Umbria.

L’assunzione anticipata degli infermieri è quindi un segnale positivo, ma non può essere l’unica risposta. Senza una strategia complessiva che unisca stabilità lavorativa, valorizzazione economica e rispetto professionale, l’emergenza rischia di diventare la normalità.