Iscriviti alla newsletter

Carenza di personale nel blocco operatorio del NOA di Massa. NurSind proclama lo stato di agitazione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/08/2024 vai ai commenti

NurSind dal territorioToscana

Il rappresentante all’interno dell’ospedale: impossibile gestire la ‘recovery room’. Nei giorni scorsi un gruppo di infermieri ha scritto a sindacato e Asl Nord Ovest

Massa, 3 agosto 2024. Proclamato dal NurSind lo stato di agitazione del personale che fa parte dell’Asl Toscana Nord Ovest. I problemi che hanno convinto al passo il sindacato delle professioni infermieristiche riguardano il blocco operatorio del Nuovo ospedale Apuane di Massa: in particolare viene segnalata una grave carenza di personale infermieristico in relazione ai volumi di attività, cosa che si ripercuote sull’organizzazione e sul clima interno, oltre a problematiche di tipo organizzativo e legate alla cosiddetta ‘recovery room’. Nei prossimi giorni il sindacato sarà convocato in Prefettura insieme alla direzione dell’Asl per un incontro di conciliazione onde evitare la proclamazione dello sciopero.

Nei giorni scorsi un gruppo di infermieri che lavorano nel blocco operatorio avevano scritto a sindacati e Asl Toscana Nord Ovest per denunciare la gravissima situazione del reparto, come racconta Nicola Andreani, rappresentante Nursind all’interno del NOA. “La gravissima carenza di personale - spiega - fa sì che al personale venga richiesto di fare anche cinque reperibilità in due settimane, con uno stress che è del tutto evidente che può portare a un innalzamento del rischio clinico. L’altro problema che abbiamo sottolineato riguarda la cosiddetta ‘recovery room’, ovvero la stanza dove viene monitorato a vista il paziente durante il risveglio post-operatorio a cura di infermieri esperti nella rilevazione e valutazione dei parametri vitali. Com’è possibile garantire la necessaria attenzione se il personale è costretto a spostarsi da una stanza all’altra? Nel nostro blocco operatorio vengono effettuati oltre 10mila interventi annui. Gli stessi numeri che fa la provincia di Livorno, che ha più del doppio degli abitanti e il cui ospedale ha risorse ben diverse rispetto a quello massese”. “Con la proclamazione dello stato di agitazione - conclude Andreani - e la prossima convocazione in Prefettura ci auguriamo che i problemi che segnaliamo da tempo vengano finalmente presi nella giusta considerazione. Lo dobbiamo ai nostri colleghi che tutti i giorni lavorano al NOA e ai pazienti”.