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Cos’è la sindrome di Karoshi che colpisce gli infermieri?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 09/07/2024 vai ai commenti

Punto di VistaStudi e analisi

Il mese scorso, tre infermiere sono tragicamente decedute in Iran a causa di un eccesso di lavoro, colpite dalla sindrome di Karoshi, o “morte da superlavoro”.

Il termine "karoshi" si traduce letteralmente come "morte per eccesso di lavoro" ed è un fenomeno drammatico che colpisce il Giappone da decenni. Riconosciuto ufficialmente dal governo giapponese, il karoshi è diventato una piaga sociale che riflette le estreme pressioni lavorative che molti giapponesi affrontano quotidianamente.

Il concetto di karoshi è emerso per la prima volta negli anni '70, in un periodo di rapida crescita economica per il Giappone. Durante questo periodo, i lavoratori erano spesso spinti a superare i limiti delle proprie capacità fisiche e mentali per sostenere l’espansione delle aziende. Karoshi è stato inizialmente identificato con casi di infarti e ictus tra lavoratori relativamente giovani, causati da lunghi orari di lavoro e stress intenso.

Numerosi casi di karoshi hanno attirato l’attenzione dei media e del pubblico. Tra i più noti c'è quello di Miwa Sado, una giornalista della NHK, morta nel 2013 a soli 31 anni dopo aver lavorato 159 ore di straordinario in un mese. Un altro caso tragico è quello di Matsuri Takahashi, una giovane impiegata della Dentsu, che si è suicidata nel 2015 a causa del sovraccarico di lavoro. Questi incidenti hanno sollevato un dibattito nazionale sulla necessità di riformare le pratiche lavorative.

Le cause principali del karoshi sono le lunghe ore di lavoro, spesso ben oltre le 80 ore settimanali, e lo stress cronico. Altri fattori includono la mancanza di sonno, la pressione per raggiungere obiettivi aziendali irrealistici, e una cultura lavorativa che scoraggia le ferie e il riposo. In molti casi, i lavoratori sentono che il loro valore è direttamente legato alla quantità di tempo che dedicano al lavoro, portando a una spirale di sovraccarico e esaurimento.

Le cause mediche più comuni del karoshi sono infarti e ictus dovuti a stress e malnutrizione o digiuno. Lo stress mentale del luogo di lavoro può anche portare i lavoratori a suicidarsi, fenomeno noto come karōjisatsu,

Sebbene il termine sia giapponese, casi simili sono diffusi in altre parti dell'Asia e, generalmente, in tutto il mondo avvengono morti dovute a eccesso di lavoro, come ad esempio, in Svezia dove annualmente circa 770 lavoratori dipendenti muoiono per troppo lavoro.

Secondo L’OMS, andare quindi oltre le 35 o 40 ore di lavoro può essere mortale. Il numero delle morti dovute all’aver lavorato troppo è aumentato: del 42% per problemi cardiaci e del del 19% per ictus. Esisterebbe cioè una correlazione diretta tra l’impegno lavorativo condotto per più di 55 ore alla settimana e l’incremento di patologie cardiovascolari.

In Giappone, il fenomeno del "karoshi" – morte per eccesso di lavoro – è una realtà ufficialmente riconosciuta, con casi registrati nelle statistiche demografiche nazionali come causa di morte, al pari di malattie gravi come il cancro o gli incidenti stradali. Questa triste verità riflette la pressione estrema che grava sui lavoratori giapponesi, specialmente nei settori della sanità e delle forze dell'ordine, dove il sovraccarico di lavoro e le lunghe ore sono all'ordine del giorno.

In Italia, invece, la situazione è decisamente diversa. Sebbene il carico di lavoro possa essere elevato in determinati settori, la morte per eccesso di lavoro non è riconosciuta ufficialmente come una causa di decesso. Le statistiche nazionali non riflettono questo fenomeno, il che potrebbe suggerire due cose: o il fenomeno è realmente meno diffuso, oppure è ampiamente sottostimato e non denunciato. La mancanza di riconoscimento ufficiale potrebbe nascondere un sommerso inimmaginabile di casi non documentati.

 

Risposte Governative e Aziendali

In risposta all'aumento dei casi di karoshi, il governo giapponese ha introdotto una serie di misure per combattere il fenomeno. E’stata approvata una legge che obbliga le aziende a monitorare le ore di lavoro e a segnalare i casi di straordinari eccessivi. Tuttavia, l'implementazione di queste misure ha incontrato resistenze, soprattutto nelle grandi aziende con culture lavorative radicate.

Alcune aziende hanno iniziato a promuovere iniziative per migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e personale, come la "Premium Friday", che incoraggia i dipendenti a lasciare il lavoro prima il venerdì, o l'adozione di politiche di smart working. Tuttavia, il cambiamento culturale necessario per eliminare completamente il karoshi richiede tempo e impegno da parte di tutte le parti coinvolte

In Italia, il tema del benessere lavorativo e della prevenzione dello stress correlato al lavoro sta guadagnando attenzione, ma il cammino da percorrere è ancora lungo. L'introduzione di politiche che riconoscano e affrontino il problema, come avviene in Giappone, potrebbe essere un passo cruciale per prevenire il verificarsi di tragedie simili e garantire un ambiente di lavoro più sano e sicuro per tutti i lavoratori.